2 agosto 2010

RACCONTO-3° parte

Cap.3
Si và in gita in Germani, trullallà

Giovedì 27 gennaio - 12.35

Ora di pranzo. Io e Chris siamo sedute sotto un albero con alcuni compagni di università e stiamo mangiando e discutendo dell' imminente esame di letteratura.

"Io non ho preso gli appunti delle prime lezioni" Dice una ragazza con i capelli rossi in un pesante accento francese, essendo la nostra una scuola internazionale di solito parliamo inglese, raramente tedesco e solo una volta mi è capitato di parlare italiano con un ragazzo di Bari che frequenta la mia stessa classe di teatro. Questa francesina non mi sta particolarmente simpatica, mi ricorda una mia compagna di medie e superiori che stava sempre appiccicata a me e Chris, come una cozza allo scoglio, e che non sopportavamo.

"Se vuoi te li posso prestare io"replica John, un ragazzo che viene da Montreal e che ho conosciuto al corso di lettura teatrale a inizio anno. Lui invece è il classico casca morto-sfigato, che ci prova con tutte ma non gli va mai bene con nessuna. La discussione continua ma io sono stanca e non ho alcuna voglia di socializzare con nessuno oggi. Lancio un occhiata a Chris che sembra pensarla come me così, con una scusa ce ne andiamo.

"Ho voglia di un caffè"dico mentre camminiamo per il corridoio settentrionale del campus

"Anch' io... Dov' è la caffetteria?"

"Non lo so, non sono mai stata in questa zona dell' università..." Eravamo arrivate nel giardino posteriore guidate da Jhon, ma, come al solito, non avevo prestato attenzione alla strada

"Fantastico... Siamo due banani- appllativo con il quale la nostra amica Annamaria ci insultava sempre- ora come torniamo a casa?"

"Bhè, ci sarà pure un' uscita anche da questa parte..."

Iniziamo a cercare l' uscita ma senza successo fino a quando incontriamo una bidella alla quale chiediamo indicazioni

"Mi scusi-chiedo io dopo la solita discussione tra me e Chris su chi dovesse parlare con la signora- potrebbe indicarci l' uscita?"

Lei mi guarda con un' espressione odiosa alla "Che cosa vuole questa?!" alza gli occhi al cielo e ci indica una porta

"Percorrete tutto il corridoio e poi a destra... Attente che sto pulendo il pavimento..."

Ci avvimo verso la porta e Chris rassicura la bidella dicendo "Non si preoccupi, staremo attentissim- ovviamente a questo punto scivola sul pavimento bagnato e cade, culo a terra. Io scoppio a ridere e mentre cerco di rialzarla tirandola per un braccio, scivolo anch' io raggiungendola sul pavimento. La bidella ci guarda scioccata balbettando qualcosa di incomprensibile, mentre noi, tra una rista e l' altra ci rialziamo (Siamo proprio specialiste in figure di merda!")

"Mi dispia- cioè, ci dispiace molto... Noi... Bhè, ci scusi..." balbetta Chris mentre io sono in preda ad una crisi di risate che cerco invano di trattenere.

Usciamo dall università, io mi appoggio al muro, guardo Chris e entrambe scoppiamo in una risata coivolgente e non più trattenuta.

"Avremmo dovuto riprendere la scena!" Dice lei in un momento di serietà (o quasi...)

"La cosa migliore è stata la faccia della bidella... L' hai vista?"

"Si, era tipo..." fa una faccia a metà tra lo scandalizzato e l' incazzato

"Uguale!"

Ricominciamo a ridere finchè Chris si ferma

"Che c'è?"chiedo

"Guarda!" Dice facendo segno con la testa veso la strada opposta

Mi sposto dal muro e cerco di individuare quello di cui parla lei. Solo ora noto un' enorme casa in stile tardo medioevo che mi inquieta un po'. Il portico in pietra è ricoperto di una pianta rampicante ormai secca che sale fino alla finestra del primo piano, la parete esterna è grigio-blu, sembra abbandonata, alcuni pezzi di vernice non ci sono più e dentro è buia. Sembra una di quelle case che, a loro tempo, erano l' orgoglio della famiglia, probabilmente nobile, che vi abitava dentro, ma che ora è sostanzialmente abbandonata al suo destino. Guardando meglio vedo che sotto il portico c'è un ragazzo che armeggia con un paio di chiavi (quindi la casa non è abbandonata..!) è alto, con i capelli scuri e sembra molto magro. Oddio è quello del ristorante! Quello che abbiamo visto con extra large!

"Certo che li incontriamo ovunque!" dice Chris

"Guarda in che casa abita..."

"Wow, mi ispira tantissimo!"

"Ma va! fa gelare il sangue nelle vene... è spaventosissima!" Fingo di avere i brividi, Chris mi guarda, guarda la casa e dice "Torniamo a casa?"

"Torniamo a casa... Anche se io vorrei ancora quel caffè..."

Ci fermiamo in un bar che assomiglia al pub degli hobbit de "Il Signore degli Anelli" ordiniamo due cappuccini. Chris decide di intavolare una discussione per niente piacevole

"Com' era da vicino mr. extra large?" chiede

"Esattamente come da lontano..." decido di restare sul vago nonostante sia ormai sicura che lei abbia capito già quello che voleva sentirmi dire, io e lei siamo come telepatiche, non possiamo nascondere niente l' una all' altra

"Guarda che lo so che ti piace..." come volevasi simostrare...

"Non è che mi piace, penso solo che sia un bel ragazzo... Ma-

"Quindi ti piace..." mi interrompe lei. A questo punto è meglio dargliela vinta

"Si, fisicamente si... Ma comunque è uno sbruffone antipatico!"

Arrivano i due cappucci e paghiamo. Spero che questo faccia morire il discorso lì, ma a quanto pare Chris vuole andare avanti a parlare di extra large

"A te sono sempre piaciuti quelli un po' sbruffoni..."

"Ok, e questo da quando?"

"Mmmmh- finge di pensarci su- da sempre!"

"Forse è vero, ma comunque non mi piace..."

"Ma hai appena detto-

"Si, è bello, ma non per questo mi piace..."

Ora il discorso è finito, iniziamo a parlare dell' obeso seduto nel tavolo di fianco al nostro discutendo su chi di noi due gli assomigli di più.



Sono le cinque di pomeriggio e stò girovagando su facebook. Ok, premetto che io odio i social network. L' unica ragione per la quale sono iscritta a facebook è perchè mi ha iscritto Annamaria quando eravamo alle medie e non mi sono mai disiscritta perchè mi divertiva vedere le foto che le mie amiche, e non, si facevano da sole e perchè così potevo controllare se qualcuno metteva mie foto e minacciarlo di morte se non voleva più toglierle. Tornando a noi: sto girovagando su facebook quando la suoneria del mio cellulare sparata al massimo mi fa quasi prendere un infarto, devo ricordarmi di abbassarla o un giorno ci lascio seriamente la pelle. Rispondo senza guardare chi mi ha chiamato e sento una voce squillante che è per me impossibile non riconoscere

"Cooorbyyyyy!!! Come va???" la voce di Annamaria distorta dal telefono mi perfora il timpano

"Anmaaaryyy!!! Io bene, più o meno, tu?"

"Bene! Cos' è quel più o meno?"

"Niente di che: il lavoro mi distrugge, l' università ancora di più, siamo quasi senza soldi... Solito!"

"Bhè, tu e quella troiona di Chris preparatevi a stre bene sul serio!" Ok, se Anmary progettava di "farci stare bene sul serio" non potevamo aspettarci niente di buono...

"Cosa hai in mente An?"

"Ho già parlato con Mary, è tutto pronto! Ovviamente lei non poteva scomodarsi a chiamarvi quindi l' ho fatto io- ero sostanzialmente in ansia, nella mia testa una vocina continuava a ripetere"Niente di buono, niente di buono, niente di buono"- Hai presente il vostro esame di letteratura?"

"Si." rispondo cauta

"Allora, dovrebbe essere questo lunedì giusto?"

"Si."

"Bhè, martedì dovete essere all' aeroporto per le sei di sera!!!"

"Cosa?!?!!!"

"Si, veniamo a trovarvi!"

"Stai scherzando?"

"Si..."il mio entusiasmo viene frenato da questa risposta secca e sillabica, rimango impietrita di frone alla smentita della mia amica. Avrei dato qualsiasi cosa per vedere Mary e Ann, ma io e Chris avevamo il lavoro e spostarci era quasi impossibile.

"Ma và là banano, sono seria" l' entusiasmo riparte con il doppio dell' energia

"Ti mando i dati dei voli dopo, via messaggio... Ora passami Chris che la saluto..." sono così felice che non sento neanche l' ultima parte del discorso dato che sono persa a fantasticare su tutte le cose che potremmo fare noi quattro insieme

"Scema, guarda che parlo con te! Passami Chris!"

"Ah si, scusa, però Chris sta facendo la doccia adesso"

"Ok... allora diglielo tu e salutamela, vi saluta anche Mary! Ci vediamo martedì!"

"Si!"

Quando Anmary mette giù rimango per un momento imabambolata con ancora il telefono in mano. Appena mi riprendo salto giù dal divano e corro in bagno per dare a Chris la bella notizia.

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è breve, lo so, ma sono senza ispirazione e con poco tempo
Baci,
Corby

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