25 agosto 2010

Chris





L'uomo disse:
''Fai in modo di farci rinascere nello stesso anno,nella stessa via almeno..''
L'angelo,sorrise poi aggiunse:
''è quello che chiedono tutti,dovrai accontentarti e prendere quello che c'è,posso solo garantirvi che vi ritroverete .''
La donna,o meglio l'anima della donna strinse un'ultima volta quell'uomo che aveva tanto amato,conscia che il momento era arrivato.
Ora tutto sarebbe ricominciato,sarebbero rinati,sarebbero tornati ad essere due perfetti sconosciuti fino al giorno in cui le loro anime avessero iniziato a ricordarsi l'uno dell'altra.

''Vivrò in un corpo che non ricorderà di te,ma io,resterò sveglia,senza mai smettere di gridare il tuo nome,ricordati di me,ricorda tutte le esistenze attraverso cui siamo passati...Insieme.''

Disse mentre sempre più vicina era per lei l'ora di rinascere un'altra volta,mentre un tunnel luminoso l'avvolgeva
''Ti amo'' Riscì a sussurrare l'anima dell'uomo mentre la sua dolce metà scompariva nella luce
''Desidero ricordarmi tutto''gridò l'uomo rimasto solo con l'angelo.
''Non è possibile ricordare tutto,ma se il vostor amore è forte vi rtroverete prima del tempo,dipende solo da voi''Disse così mettendo una mano sulla spalla dell'uomo,ormai fatto solamente della sua anima.
''Fa così male,che strano io non ho un corpo non posso provare più dolore''
''Certo che puoi,è questo il tuo vero corpo,presto la raggiungerai,non temere''Disse l'angelo
dileguandosi..
Chissà se e quando avrebbe iniziato a ricordarsi di lei,questo si domandava l'uomo scivolando nell'infinito,raggungendo i suoi amici ,chissà quanto tempo ci sarebbe voluto prma di rivedere ''loro''.....Chissà se ''lei'' avrebbe avuto un'esitenza felice...

-Ore 19.30. Anno 2015
New york .In un ospedale è appena nata una bambina...
Chris


La felicità?!Cos'è la felicità? Mio nonno diceva ''La felicità la troverai nelle piccole cose''

Una canzone dice ''La felicità busserà alla tua porta,una mattina,quando avrai smesso di cercarla''

La felicità non la si trova in sogni di gloria,realizzazione professionale,e soldi.

Certo senza denaro la vita è più dura,ma ho capito che quello che davvero

conta per essere felici,sono gli affetti sui quali possiamo contare.

Un dolce pensiero che ci accompagni prima di chiudere gli occhi la sera

e che sia il primo e lo stesso appena li hai aperti.

Un ''qualcuno'' che ti aiuti a sopportare il dolore,ad affrontare la vita,''qualcuno'' che semplicemente standoti accanto la renda migliore,qualcuno che ti doni il suo cuore,

senza alcuna riserva.Qualcuno disposto a tutto per te.Qualcuno che ti ami sopra ogni cosa.

Se trovassi tutto questo.Non avrei più bisogno di niente.Potrei anche morire.

Perchè morirei felice.


Sono,io,semplicemente io.E sono quì .

Sto aspettando che l'amore mi trovi,non aspetto altro.

Non voglio una storia,voglio,innamorarmi,amare incondizionatamente...

Non so,forse non sono una persona perfetta,anzi non lo sono punto.

Ma se c'è una cosa che so di meritare è questa...

Lancio un ultimo sguardo alla luna,e penso che sotto questo stesso cielo,''lui'' è là.

Sconosciuto ai miei occhi ma familiare e vicino al mio cuore.

E sento una stretta allo stomaco,la stessa che avverto quando vedo un film lacrimoso romantico,quando sento raccontare di com'è bello amare...

Io aspetterò,lui farà lo stesso?!

Ma non è questo il motivo della morsa allo stomaco,è la distanza,la malinconia

per quelle parti del mio cuore là fuori che desidero facciano ritorno,le mie anime gemelle,e lui chiunque sia.

è un periodo difficile dove sembra che tutti siano particolarmente bravi a sparire.

E desidero potermi fidare di qualcuno,senza dubbi,e non essere delusa.

E allora ,e solo allora lasciarmi guidare dal cuore....







P.S.

Corby,molti dicono che siamo giovani per pensare a queste cose,piccole,ancora.

Ma invece sai cosa ti dico,la maggior parte della gente che pensa in questo modo,arriverà a cnquanta,sesanta,settantanni,accorgendosi di aver sprecato tanto di quel tempo mentre noi,forse potremo arrivare alla loro età,come potremmo morire domani,e qualsiasi cosa accada nessuno mi dirà cosa fare con il mio tempo,perchè qualunque cosa accada,ogni singola cosa,preoccupazione,lacrima,sorriso,difficoltà,è vero,sarà dura ma nessuno potrà dire di avere avuto una vita anche lontanamente intensa e meravigliosamente vissuta secondo per secondo come la nostra...

Perciò NO!!!Non sono troppo giovane,o ancora piccola ,perchè la mia anima ha già compreso molto più di quello che loro impiegheranno decenni per imparare.


Io sono pronta per l'amore e questo è tutto ciò che serve per stabilire se per me sia o non sia il momento opportuno.Giudicatemi pazza ,è il mio cuore a guidarmi....Ho semplicemente scelto di ascoltarlo.....

RACCONTO- 8° parte

Cap. 8
Un nuovo impiegato


Mercoledì 02 febbraio 2015- 07.06
"Sei solo un egoista bastarda Mary! Non pensi mai ha nessuno tranne che ha te stessa! Sai solo dire 'voglio, voglio, voglio'! Non riesci a pensare che magari vorrei avere anch' io una vita! Vorrei che tu non fossi mai nata!" La voce di mio fratello arriva forte e chiara dalla cucina, nonostante io sia nella mia camera, sdraiata sul mio letto e con un cuscino a coprirmi le orecchie per cercare di non sentire le parole di Sten che, ubriaco come tutti i sabati, sfoga su di me la sua frustrazione.
"Se tu non esistessi la mia vita sarebbe migliore! La mamma sarebbe ancora viva!" Anche se so che le sue parole sono così cattive per via dell' alcool mi feriscono moltissimo, non riesco a frenare le lacrime e a non badare alla stretta della quale è vittima adesso il mio cuore. Vorrei andare via per sempre da questa casa e da lui!
"Ti odio cazzo! Ti odio Mary!" Il nome Mary mi rimbomba per un po' nella testa finchè viene sostituito da un altro nome, sussurrato piano, e un profumo buonissimo e inebriante sostituisce l' odore forte dell' alcool
"Corby, Corby svegliati..." Mi accorgo solo ora di avere un terribile mal di testa e, anche se controvoglia, apro gli occhi. Stento a credere all' immagine che ho davanti, tanto che penso di non essermi realmente svegliata: Tom è accucciato di fianco al divano dove io sono sraiata. Aspetta, perchè sono sdraiata su un divano?
"Buon giorno!" mi dice lui con un sorriso
" 'Giorno..." rispondo io con la bocca impastata dal sonno
"Allora, come mai sei a casa mia?" non è arrabbiato, il suo tono è dolce e un curioso. Ci metto un po' a acquisire le informazioni: A casa sua?!
"Non ne ho idea..." rispondo sincera. Cerco di riorganizzare gli ultimi momenti che ricordo della mia vita: Sono più che certa che la sera prima io sia uscita assieme alle mie amiche per festeggiare la buona riuscita degli esami, poi credo di aver ordinato qualcosa da bere e poi, dopo il sesto coktail, il vuoto più totale.
Tom non mi chiede niente, probabilmente perchè mi vede piuttosto confusa. Sento il citofono suonare e una voce dice alle mie spalle "Vado io!"; mi giro per vedere chi ha parlato ma una fitta alla testa mi colpisce appena cerco di muovermi. Chiudo gli occhi per cercare di sentir meno il dolore
"Tutto bene?" domanda Tom preoccupato
"Si, solo... Ho mal di testa..." rispondo. Sento delle voci provanire dall' atrio: una è quella di prima, probabilmente è Bill, il fratello di Tom, l' altra è
"Mary!"
"Chi?"
"Credo che la persona che ha citofonato sia Mary..."
"Una delle tue due amiche italiane?"
"Si..."
"Falla entrare Bill!" ci ho azzeccato, è Bill
"Non serve, vado io - cerco di alzarmi, ma inciapo nei miei piedi e vengo recuperata dalle braccia di Tom poco prima di cadere per terra. Mi fa male il piede destro, devo essermi presa una storta...- Grazie..." sussurro imbarazzata (Sia per la caduta, sia per aver dormito a casa sua senza saperne il perchè)
"Figurati..." Vengo prontamente rimessa sul divano e nel frattempo Mary, Bill e Anmary entrano nella stanza
"Ragazze!" Dice Anmary. Un attimo, perchè ragazz-e? Credevo di esserci solo io, mi guardo intorno badando a non fare movimenti troppo bruschi per evitare una nuova fitta di dolore alla testa. Solo ora mi accorgo che Chris è accoccolata sul tappeto di fianco al divano e dorme tranquilla
"Non conoscendola non abbiamo voluto svegliarla" si giustifica Tom intuendo dalla mia espressione i miei pensieri.


Dopo aver svegliato Chris e esserci accertati che anche lei non sappia niente più di me della sera prima cerchiamo di ricostruire i fatti aiutandoci con i pochi ricordi di Mary e Anmary. Quello che riusciamo a stabilire per certo è:
-Eravamo andate a festeggiare in un pub non molto lontano da casa nostra
-Avevamo bevuto parecchio
-Nero totale fino a, più o meno, le cinque di mattina quando Mary si ricorda di essersi svegliata nel giardino di villa Robkins e di aver svegliato Anmary.
-Le ragazze hanno provato a cercarci, ma senza successo così sono andate a dormire a casa e, appena si sono risvegliate, sono tornate a cecarci.
Bill e Tom ci ascoltano divertiti e assolutamente incuranti del fatto che siamo entrate senza permasso in casa loro usufruendo anche del loro divano, del loro tappeto e del loro prato per dormire.
"Non ci denuncerete, vero?!" chiede in italiano Anmary che viene rapidamente tradotta da noi tre all' unisono. I ragazzi scoppiano a ridere
"No, non preoccupatevi... Poi noi alla vostra età abbiamo fatto di peggio..." Risponde Bill
"Comunque svegliarsi con due belle ragazze in casa è sicuramente l' inizio di un ottimo mercoledì, perchè rovinarlo con una denuncia..." gli da corda Tom. Aspetta, Mercoledì?
"Qualcuno sa che ore sono?" chiedo timorosa
"Le otto meno cinque..." Risponde Mary
"Otto meno cinque?! Tra cinque minuti devo essere al lavoro- Provo di nuovo ad alzarmi non ricordandomi più della caviglia slogata e cado di nuovo venendo nuovamente salvata da Tom- Grazie ancora..."
"Figurati... Ancora... Non puoi andare in giro così, non ti reggi neanche in piedi."
"Posso prendere il pullman, si ferma a una decina di metri dall' entrata del negozio"
"Certo, e quei dieci metri li fai volando...- dice lui ironico- Non essere assurda, ti accompagno io in macchina."
"Ma-
"Non accetterò un no come risposta. Poi mi devi un favore, in fondo questa notte hai dormito sul mio divano..."
"Ok..." rispondo rassegnata
"Venite anche voi?" chiede a An, Mary e Chris
"Per me va bene..." dice An, sempre in italiano
"No, noi andiamo a piedi..." Dice Chris
An: "Perchè?"
"Perchè ho voglia di fare una passeggiata" le risponde Chris cercando di farle capire il vero motivo
"Ah, una passeggiata... Si, anch' io ho proprio voglia di una passeggiata..." Cerca di fingere An, ma non è mai stata molto brava in questo. Bill e Tom si lasciano scappare un sorriso divertito
"Sei un idiota Chris..." Le dico io in italiano
"Un giorno mi ringrazierai..." risponde lei.


Sono seduta nella macchina di Tom e lui è al mio fianco che guida. Mi sento un po' in soggezione nonostante ormai lui sia più che un conoscente per me
"Vuoi che prima passiamo dal pronto soccorso?"
"Non serve, grazie. Sono abbituata alle strorte, ho sempre avuto le caviglie deboli. Metterò del ghiaccio appena arriviamo poi a casa ho la pomata e le bende."
"Ok... Ti riaccompagno io, così mi fai anche vedere Aki..."
"Non serve..." gli rispondo pur sapendo che la sua non è una domanda
"Corby, non ti reggi in piedi, certo che serve..."
"Grazie..." Lui fa un mezzo sorriso e parcheggia. Siamo già arrivati? Non so se in questo momento io stia provando sollievo o tristezza. Sollievo, decisamente sollievo, perchè dovrei essere triste?!
Apro la portiera e mi alzo usando solo la gamba sinistra e appoggiando le mani sulla portiera. Tom mi cinge la vita con una mano e mi alza facendo in modo che nessuno nei miei piedi possa toccare terra. Ok che non sono una ciccia bomba, ma i miei sessanta chili li peso tutti!
"Non fare macho man Tom, posso arrivare da sola fino alla porta" gli dico mentre chiude la mia portiera
"Vediamo..." è una sfida? No, perchè se è una sfida non ho intenzione di perderla. Lui mi lascia e io inizio a saltellare su una gamba sola cercando di raggiungere l' entrata del negozio. Ad un certo punto inciampo su non so cosa e precipito; per fortuna riesco appena in tempo ad aggrapparmi alla maniglia
"Sei ridicola, lo sai vero?"
"Si, ma almeno sono autosufficente!" Saltello cercando di mantenere una posizione eretta senza mollare la presa sulla maniglia. Cerco nella mia borsa le chiavi del negozio, ma non riesco a trovarle. Si, la mia borsa è grande, ma è quasi vuota ed è facile vedere quello che c' è dentro. Ok, non posso averle perse, ci ho giochinato fino a due secondi fa in macchina
"Cerchi queste?" Tom mi sventola davanti agli occhi le chiavi
"Si, grazie..." cerco di prenderle, ma lui è più veloce di me e se le mette in tasca
"Allora, se le vuoi devi promettermi due cose"
"Cosa..?" chiedo scocciata, sarà anche carino e quasi simpatico, ma a volte si comporta proprio come un bambimo dispettoso!
"Primo: mi permetterai di aiutarti, secondo: la smetterai di ringraziarmi per ogni singola cosa..." Si, sono condizioni accettabili...
"D' accordo..." Lui mi da le chiavi e finalmente apro la porta. Saltello dentro e vengo prontamente recuperata da Tom che con una mano dietro la mia schiena e l' altra sotto le mie ginocchia mi porta in braccio fino a dietro il bancone.
Mi tolgo la giacca e realizzo di non essere ancora andata in bagno, devo avere un aspetto terrificante o, come diciamo io e Chris, terrendo (un mix tra le parole terribile e orrendo) Saltello in direzione del bagno, ma Tom mi prende di nuovo in braccio
"Ok, mi sono slogata una caviglia, ma non è così grave, non sono invalida! Almeno in bagno posso andare da sola?!"
"Non lo so, devo pensarci..." Mi appoggia seduta sulla mia scrivania e finge di pensarci.
"Si, credo che tu possa..." mi appoggio alle sue spalle per scendere e, finalmente posso muovermi in assoluta libertà, o quasi per via della mia storta. Recupero trucchi e salviettine struccanti dalla borsa e mi chiudo in bagno. Guardandomi allo specchio vedo che la situazione non è così grave come pensavo, tolgo l' ombretto sbavato di ieri, metto matita e mascara e cerco di rimediare con un po' di cipria alle occhiaie che comunque non sono così evidenti. Il campanello della porta della biblioteca/libreria mi avvisa che è entrato un cliente, cerco di sistemare le mie cose più in fretta possibile, ma la cipria mi cade e si sparge su tutto il pavimento. Mentre la raccolgo sento la conversazione di Tom con la signora Kennet
"Buon giorno" saluta lui
"Salve, dov' è la signorina Corby?"
"In bagno, ma se ha bisogno di qualcosa chieda pure a me..."
"Oh, va bene..."
Esco dal bagno e raggiungo Tom. La signora deve già essere andata a cercare il suo libro
"Una cliente è appena arrivata e-
"Si, lo so, è una cliente abbituale, dal bagno ho riconosciuto la voce"
"Come si fa ad essere clienti abbituali di una libreria?"
"Se si comprano spesso libri... Comunque lei viene qui tutti i mercoledì mattina a comprare un romanzo rosa..."
"La vecchia che leggeva romanzi d' amore..." dice lui a bassa voce
"Non prenderla in giro, è una mia amica..."
Spesso capita che quando non ho molto lavoro e lei non ha altri impegni (che solitamente sono andare al mercato e giocare a scala quaranta con le sue amiche) ci fermiamo a chiacchierare davanti a una tazza di tè, è per questo motivo che posso dire di conoscerla abbastanza bene, lei adora raccontarmi della sua infanzia a Londra e della sua famiglia.
"Prendo questo... Posso pagarlo settimana prossima, però?"
"Certo"
"Sa, ho dimenticato la borsa a casa..."
"Non si preoccupi signora Kennet, ci vediamo mercoledì..."
"A mercoledì..." Saluta anche Tom con un gesto della mano e esce.
"L' unica amica che sei riuscita a trovarti in Germanie è una vecchietta sola che legge libri?"
"Di sicuro è meglio di un ragazzo idiota che non sono neanche sicura sappia leggere..."
"Se ti riferisci a me-
"No, non a te, a un altro Tom..." dico sarcastica. La discussione, che poi non definirei realmente discussione, va avanti per un po' finchè Steve, il proprietario, entra in negozio
"Ciao!"
"Ciao!" rispondiamo io e Tom
"Non credo di conoscere il tuo amico Rachel" mi chiama sempre Rachel perchè è il mio vero nome (Non anche nella realtà. nda) e si è rifiutato di usare il mio soprannome perchè, secondo lui, è una cosa che possono fare solo gli amici intimi e lui è il mio datore di lavoro, il mio capo, il boss, non un mio amico, anche se, apparte il soprannome, mi tratta come tale.
"Lui è Tom, è venuto ad accompagnarmi in negozio perchè mi sono slogata la caviglia e non riuscivo a venire a piedi..." Si scambiano i rispettivi 'Piacere di conosceerti' e poi Steve fa una proposta a Tom che non mi sarei mai aspettata
"Noi avremmo bisogno di un nuovo impiegato, che prenda il mio posto nella biblioteca/libreria"
"In che senso il tuo posto?" chiedo io, Steve voleva vendere il negozio?!
"Nel senso che io continuerò ad essere il propietario e il gestore, ma diciamo che non lavorerò più sul campo e ho bisogno che qualcuno copra i miei turni..."
"Ok, devo portarle curriculum o qualcos' altro?" domanda Tom
"A questo ci penseremo dopo, per questa settimana fai gli stessi orari di Rachel così l' aiuti e lei ti può insegnare il necessario, poi discuteremo lo stipendio e ti darò i tuoi orari..."
"Perfetto, ma chi è Rachel?"
"Colpevole!" dico io alzando la mano
"Rachel? Ti chiami Rachel?!"
"Già, grazie Steve..."
"Scusami... Ora devo proprio andare..."
"Ci vediamo" Lo saluto io
"Arrivederci capo!- dice Tom e Steve esce di scena chiudendosi la porta alle spalle- Rachel? Sul serio?"

24 agosto 2010

I definitely love this song






Chris



Questa è la nuova canzone di Mika.....

Kick ass(We are young) è fantastica:



Non ho messo le parti che si ripetono...



We are young
we are strong
We not looking for where we belong

We're not cool
we are FREE
and running with blood on our knees

We could rule the world
On a silver platter
From the wrong to rhe right light
To an open stream

Whit a crash and burn
We could make it better
Turn it upside down
Just you and me
WE ARE THE DREAM NO OTHER WAY

TO BE....



.............................................................................................................



i could change the world i can make it better



Kick iit up and down



Take a chance on me
When you fake smile

And you think you're better
No bridge to burn
Nowhere to run
For me


WHAT DO THEY KNOW ABOUT US?
ARE THEY THINKING OF SOMEBOFY ELSE?
ARE THEY WONDERING WHat WE might be?
aRE they thinking of you or of me?

.............................................................................................................................



Siamo giovani



siamo forti non stiamo cercando il nostro posto del mondo



Non siamo cool,noi siamo liberi.



E stiamo correndo con il sangue sulle ginocchia



Potremmo dominare il mondo su un piatto d'argento



Dalla sbagliata alla giusta luce



Fino ad un flusso aperto



Con un impatto e un incendio



Potremo diventare migliori

Capovolgere le cose,il mondo,

Tu ed io.

Noi siamo il sogno non c'è altro modo di esistere

per noi

POTREI CAMBIARE IL MONDO

Avrei potuto fare di meglio

Renderlo migliore

Calcialo su e giù

Dammi una possibilità

Quando fingi un sorriso e pensi di essere migliore



Non è giusto

Non ho un ponte da bruciare

Nessun luogo a cui far ritorno
PER ME

Che COSA SANNO DI NOI?
STANNO PENSANDO A QUALCUN ALTRO'?
Si stanno chiedendo chi siamo?
STANNO PENSANDO A ME O A TE?

P.S .
Corby
-5 giorni...conto alla rovescia....

23 agosto 2010

RACCONTO- 7° parte

Cap.7
La casa degli orrori


Martedì 01 febbraio 2015-06.15
Aeroporto di Amburgo. Sei di mattina. Si, di mattina, perchè ovviamente Annamaria ha sbagliato a darci l' orario la prima volta ed è riuscita ad avvertirci solo domenica sera che l' aereo sarebbe arrivato sostanzialmente all' alba e non al tramonto.Comunque, nonostante l' ora, non così insolita in questi giorni di studio, sprizzo di energia. Le mie migliori amiche stanno per arrivare, io e Chris non le vediamo da quasi un anno e siamo impazienti, elettrizzate all' idea di poter finalmente passare del tempo in loro compagnia.
Siamo di fronte all' uscita dei passeggeri in arrivo già da un quarto d'ora. C' è stato un ritardo di venti minuti, ma non è un grande problema, con la sfortuna che perseguita me e Chris potevamo aspettarci di peggio.
"In teoria dovrebbero essere arrivate." dice Chris con gli occhi fissi sul cartello arrivi
"Già, il tempo di pr
endere i bagagli e usciranno" ci scambiamo uno sguardo d' intesa per poi tornare a fissare la porta che nel giro di qualche secondo si apre. Sto trattenendo il fiato e sono più che certa che Chris stia facendo lo stesso, ma le nostre aspettative vengono deluse quando vediamo uscire un ragazzo alto, di vent' anni circa, in maglietta e jeans e che trasporta un enorme valigia; viene letteralmente travolto dall' abbraccio di una ragazza che avrà almeno dieci anni in più di lui e da una bambina festante che gli urla un "Bentonnato tio!". Mi nasce spontaneo un sorriso. Amo l' aria che si respira nella zona arrivi degli aeroporti: è il posto dove la gete torna rilassata dalle vacanze o dove le sta inniziando, dove si ritrovano amici o parenti. In definitiva, c' è un atmosfera felice.
Escono altre dieci persone, altre venti, altre trenta, ma di Mary e Anmary non c'è traccia; finchè le porte automatiche si aprono e vediamo una faccia simpatica incorniciata da capelli castani sulla quale è stampato un sorriso
"Anmary!" gridiamo all' unisono io e Chris facendo spaventare la maggior parte delle persone nei paraggi
"Ciao banani!- dice lei, senza comunque uscire definitivamente- non sono arrivate le mie valige e Mary sta cercando di capire qualcosa di quello che dice il tipo che dovrebbe sapere dove sono..."
"Tipico" dico io
"Figurati se non succedeva qualcosa!" continua Chris. Anmary sorride per poi girarsi
"Dice che arrivano con il prossimo aereo..." è la voce di Mary
"Mary!" sempre io e Chris e sempre stessa reazione da parte dei passanti. Lei non fa in tempo a salutarci che le porte si richiudono, e quando si riaprono riusciamo a vedere entrambe le nostre amiche di spalle che stanno confabulando con un uomo vestito di nero. Si voltano verso di noi e Mary dice "Finchè non arrivano i bagagli non possiamo uscire..."
"E noi non possiamo entrare" dice Chris
"Secondo me è questione di minuti... Spero" Le ragazze si allontanano e la porta si richiude.
"Siamo riuscite a vederle solo per qualche secondo..." dico io triste
"Già. -mi balena in testa un idea e guardando Chris negli occhi sono più che convinta che lei stia pensando lo stesso
-Proviamo..."
"Non si aprirebbero le porte...- dico io. Lei mi indica una specie di scatolina nera sulla sommità dell' uscita. Dovrebbe essere il sensore di movimento che fa scattare le porte automatiche-Ok!" saltiamo la balaustra di ferro cercando di non farci notare e quando le porte si aprono siamo nella zona ritiro bagagli dell' aeroprto. Raggiungiamo Mary e Anmary che non si sono ancora accorte di niente.
"Ciao!" diciamo all' unisono ad un palmo dalle loro spalle. Entrambe si girano spaventate per poi saltarci al collo felici.
I nostri saluti, che prevedono un infinità di gidolini di abbracci e di baci, vengono interrotti da un polizziotto che si avvicina a noi declamando con un vocione possente "Voi non dovreste essere qui!"
"E voi non dovreste smarrire i bagagli, ma non sempre va tutto come si spera..." Dice Chris in italiano e quindi senza farsi capire dall' omone tedesco, che si arriccia i baffi in attesa di una spiegazione per lui capibile.
"Tra un attimo arriveranno le nostre valige e ce ne andremo tutte..." Si affretta a spiegare Mary
"Per caso è questa?" chede da dietro una scrivania coronata dall' insegna Bagagli Smarriti l' uomo in nero con il quale stavano parlando prima. Esce dalla sua postazione con un enorme valigia rosa (il genere di valigia che una persona normale userebbe per una vacanza di sei mesi in Norvegia)
"Si!" grida felice Anmary in italiano (Si è rifiutata di imparare il tedesco)
"Ya!" le fa eco Mary che invece l' ha studiato alle superiori
"Grazie!"
"Danke!"


Usciamo dall' aeroporto e prendiamo il taxi che è posteggiato di fronte
"Che brutto non avere la macchina" dice Anmary a circa venti secondi dalla partenza
"Purtroppo i soldi scarseggiano e non poter girare in macchina è l' ultimo dei nostri problemi" risponde Chris
"Non vi abbiamo neanche chiesto com' è andato l' esame ieri!"
"Già, com' è andato?" chiede Mary
io:"Bene, ma voi? Esami?"
"I miei stanno andando bene, tra due settimane ho il prossimo, ma avevo bisogno di una piccola vacanza prima di iniziare a studiare" dice Anmary
"Io inizio i miei più tardi, verso la fine di febbraio..."
Durante il tragitto parliamo del più e del meno, raccontandoci tutto ciò di cui non eravamo riuscite a parlare per telefono e, ovviamente, Chris tira fuori Tom, sembra che le piaccia torturarmi
"Corby ha un nuovo spasimante"
"Certo, due!" ironizzo io
"Chi è, chi è?" chiede Anmary ansiosa di saperne di più
"Nessuno, solo un cliente del negozio..."
"Se fosse solo un cliente della biblioteca/libreria non passeresti intere serate a parlarne..."
"Io non passo intere serate a... Bhè, pensala come vuoi Chris! Comunque tutte le volte che chiacchieriamo sei tu a tirar fuori l' argomento..."
"Oh, quindi Chris è innamorata dello spasimante di Corby?" riflette Anmary confusa
"Ma no, non capisci mai niente, Corby ha uno spasimante, solo che secondo lei è solo un cliente, mentre Chris è convinta che a lei piaccia lui e a lui piaccia lei, capisci?" cerca di spiegarle Mary
"No, sono ancora più confusa!" dice lei mettendosi le mani nei capelli. Il resto del viaggio lo passiamo cercando di spiegare a Anmary la situazione, senza successo fino a quando, mentre saliamo le scale della nostra plazzina lei esclama trascinando la sua enorme valigia:"Ah, ho capito! A Corby piace questo Tom, ma non lo sa ancora e, come tutte le volte, Chris lo ha capito prima e cerca di dirglielo!"
"Finalmente!" escalmano in coro Mary e Chris
"No,- dico entrando in salotto- non ha capito affatto! Cos' è questa storia che Chris capisce prima e che a me piace Tom?"
"La solita storia Corby..." mi dice Chris mettendomi una mano sulla spalla e sorpassandomi per fare strada alle altre fino alla camera. Io rimango nel salotto/cucina, imbambolata, e vedo Aki trotterellarmi in contro con un espressione che dice "che bello! Hai visto quanta gente?!". Io lo accarezzo "Almeno tu mi capisci, vero Aki?". Raggiungo le ragazze in camera che sono impegnate a guardare le foto appese al muro.
"Dovremmo fare un bel viaggetto insieme..." dice Anmary
"Infondo è un po' la nostra tradizione... Ogni vacanza un viaggio" continua Mary
"Già questo Natale è saltato..." An fa la faccia triste e implorante
Chris: "Il problema è che le poche ferie che abbiamo dobbiamo usarle per andare a trovare i nostri parenti..."
"Corby, non hai detto che questo Tom vive in ua super casa?"
"Si, perchè?"
"Sposatici, così vi mantiene lui e possiamo andarcene!" Io e le alte ridiamo e An: "Guardate che non scherzavo!"
"Se potessimo muoverci voi dove andreste?" chiedo io
"In Argentina!" dice sicura Annamaria
"Io andrei in Spagna!"
Chris:"Ci siamo già state Mary, comunque io andrei in Nuova Zelanda!"
io:"Vorrei vedere Los Angeles..."
An:"Io vorrei abitarci a Los Angeles!"
"Sarebbe bello se potessimo vivere lì tutte assieme..." dice Mary
"Io mi immagino in una casa sulla spiaggia, una casa a due piani, con una specie di bar all' aperto davanti al piano terra dove potremmo organizzare un sacco di feste... Poi vorrei una barca a vela" dico io fantasticando
Chris: "Bleah, che schifo la barca a vela!"
La discussione sulla barca a vela ci tiene impegnate per qualche ora, fin quando, verso le dieci, a Chris viene la brillante idea di andare a fare un giro e Anmary accetta a condizione di poter fare un po' di shopping.
L' idea è quella di andare al parco portandoci Aki e poi far vedere alle ragazze l' università e la via dei negozi che, come anche noi abbiamo scoperto solo da qualche settimana, è quella passante per l' uscita posteriore del campus.

"Quindi è qui che abita Tim, Jim, Ben..?"
"Tom, si chiama Tom, An!" La correggo io
"Si, quello lì insomma"
Villa Robkins si erge in tutta la sua terrificante magnificenza proprio di fronte a noi. Ora che la rivedo posso affermare con assoluta sicurezza che è la stessa casa del mio sogno, anche se non so come io abbia fatto a leggere l' intestazione in ottone.
"Chissà com' è dentro...?" chiede Mary
"Speriamo non inquietante come fuori..." dice Chris
"Se ti facessi invitare potremmo scoprirlo..."
"Figurati An, non conosco così bene Tom da autoinvitarmi a casa sua..."
"Allora potremmo entrare di nascosto..." suggerisce Chris
"Si, certo, poi rubiamo qualcosa così possiamo dimostrare di essere entrate nella casa dell' horrore!" scherzo io

Notte innoltrata, saranno quasi le cinque di mattina, e io, Chris, Anmary e Mary stiamo cercando di tornare a casa, cosa non facile dopo il mix letale di musica ad alto volume e alcool che ci siamo assorbite nel pub dal quale siamo appena uscite. Inebriate dall' indefinito numero di coktail che abbiamo bevuto questa sera, stiamo girando per Amburgo con la nostra casa come meta, ma senza idea di come arrivarci. Siamo aggrappate una all' altra per cercare di reggerci in piedi e camminiamo a onde risultando probabilmente molto ridicole, ma non me ne frega! Anch' io me la merito una serata di svago, per dimenticarmi per un po' che la vita è difficile e contorta.
Sento qualcosa di duro colpirmi il piede (o forse è il mio piede che ha colpito qualcosa di duro?) e cado a terra come una pera cotta. Inizio a ridere senza preoccuparmi minimamente di rialzarmi, sto bene qui sdraiata anche se il marciapiede sul quale sono caduta è freddo e bagnato. Chris, Mary e An si siedono di fiando a me appoggiandosi ad una colonna di marmo che sorregge un portico in pietra. Guardo meglio il portico e non ci metto molto a riconoscere la casa: villa Robkins.
"Uffa! Questa casa mi perseguita!" dico non curandomi del mio tono di voce molto alto. Chris si mette a ridere e non si ferma più.
"Entriamo?" chiede Anmary. Per assurdo che sia, quest' idea non mi dispiace affatto. Che male c'è? Solo per vedere com' è dentro...
"Certo, e come facciamo? Citofoniamo e chiediamo ' Scusi, la sua casa ci incuriosisce, ci farebbe il favore di farci entrare?'..." risponde Mary ridendo
Mi alzo e mi piazzo di fronte alla finestra del piano terra, appoggio piano la mano e... Come speravo! La finestra è aperta. Ringrazio i Kami giapponesi uno ad uno e informo le altre della mia fantastica scoperta.
"Chi entra per prima?" chiede Chris
"Io!" mi offro. Cerco di scavalcare la finestra, ma mi gira la testa per via dell' alcool, così cado piuttosto rumorosamente su un pavimento duro e freddo. Mi rialzo e cerco di capire bene dove sono. La luce della luna dà a questa stanza un aspetto quasi innaturale. Non ha niente di particolare, è solo un normale salotto: Una libreria con un televisore al plasma al centro, qualche libro e molti CD, un divano che sembra bianco (ma non sono così sicura che lo sia realmente) con puf coordinato sul quale è appoggiata una chitarra elettrica difronte al quale c' è un tavolino in legno basso sul quale sono appoggiati dei fogli disordinati e un grande tappeto che copre il piavimento di piastrelle. Non ha niente di particolare tranne il profumo: un profumo buonissimo, inebriante, non so descriverlo, semplicemente un buon profumo, anzi, il più bono che io abbia mai sentito. Sento un tonfo alle mie spalle e mi giro per trovare le mie tre amiche sul pavimento una sopra l' altra.
"Eravamo indecise su chi dovesse entrare per seconda..." si giustifica Chris bisbigliando e ridendo. Si alzano con fatica, barcollando, e mi raggiungono al centro della sala
"Mi considero delusa!" dice Anmary
"Si, alla fine è solo una casa normale..." continua Mary. Io mi siedo sul divano e mi viene l' impulso di sdraiarmi e dormire, cosa che non vedo il motivo di non fare, così mi sdraio e chiudo gli occhi, sento Chris sedersi di fianco a me
"Io non mi alzo più..." dice. An e Mary si mettono a ridere interrompendosi di colpo quando una luce illumina l' ingresso. Io non mi scomodo e neanche Chris, mentre le altre si spaventano e corrono alla finestra; le sento bisbigliare un po', ma non distinguo più le loro voci e nel giro di qualche secondo mi addormento.


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Scosate per il ritardo, ma la mia ispirazione è (pr dirla in parole povere) andata a farsi fottere...
Spero non sia così banale come sembra a me...
Chris, la soffitta è bellissima e anche quella di Amburgo.
Spero di riuscire a postare prima della fine delle mie vacanze in Sicilia (il 27)
Baci,
Corby

DaTo che sono in vena creativa,sono ispirata e contenta ne approffitto per mostrarvi una delle mie possibili case ideali preferite:


L'ho trovata su un sito,mentre cercavo Hamburg(Amburgo)ed è uscita: Mansarda ad Amburgo...

E questa invece mentre cercavo quello per noi,purtroppo però è costosissimo :(
Ho poco tempo,e devo tornare a studiare,perciò la prossima volta metterò le altre.
Un bacio vostra Chris ^ ^

WHERE IS MY HOME?

Chris

Come forse avevo già accennato precedentemente,causa -la necessità di un laboratorio per fiori secchi,mia madre prenderà un monolocale in affitto che sarà a totale disposizione giorno e notte anche mio,di corby,enn e mary che potremo avere una parte tutta per noi da condividere con i fori secchi per le composizioni che poi verranno vendute come regali in un'azienda.
Così in questi giorni cercando ho trovato questa:

Corby,scusa le altre non me le lascia salvare,erano molto più belle e rendevano l'idea.
Comunque non è niente di sicuro,mia mamma sta valutando l'offerta migliore.
Certo non è una reggia ma se pensi che ci sarebbe bastato un garage ....
Immaginatela con solo i mobili e da arredare con cose folli....XD!!!
l'altra è un po triste e da l'idea di casa da vecchi, spero proprio che opti per questa infine.
Avremo una casa nostra,per staccare il cervello,un posto per noi.
Non avrei mai creduto che a sedici anni saremmo riuscite a condividere già una casa noi 4 sole.
Sono ....SUPERFELICISSSSSSSSSSSSSSSIIIIIIIIIMAAAAAAAAAA!!!
(Batte le mani saltellando felice)^^
Appena ci saranno novità aggiornerò subito .....

22 agosto 2010


Chris



Concordo Corby.

Credo che il momento giusto,non sia dato dall'età,dalla disponibilità di tempo o altro...

Il momento giusto è dato solo dal grado di evoluzione dell'anima di una persona.

Al mondo esistono varie teorie,io personalmente credo che l'anima si reincarni fino a raggiungere la perfezione,finchè si ha qualcosa da imparare o da compiere,finchè si ha una questione da risolvere ...

In queste incarnazioni,l'anima incontra altre persone,diversi luoghi,ma c'è un gruppo di anime le anime gemelle,che non la lasciano mai,e a questa categoria appartengono le persone più importanti della nostra vita,gli amici,l'amore.

Prendono aspetto diverso,hanno nomi diversi,ma sono sempre ''loro''.

In particolare l'anima ha un unica e sola fiamma gemella.

E quando un anima inizia a ricordare tutto questo,prende coscienza della parte di sè che manca.

Si dice che sia un anima evoluta,ricordare non è sempre un bene,perchè arrivi a comprendere che quella parte di te che è rimasta al tuo fianco per molte vite,l'unica che potra mai conoscerti meglio di chiunque altro,l'unica che possiede l'altra parte del nostro cuore,è ora lontana.

E così inizia la disperata ricerca ,la chiamata per quest'anima che,ora che lo ricordi è indispensabile.La sua mancanza è insopportabile,ti manca,è il tuo riferimento da....sempre,e ora non c'è.E la vita da soli è difficile da affrontare.

Ma dentro tè sai bene chi è,sai che se la vedessi la riconosceresti fra un milione di sosia identici.

Perchè le anime si ricordano le une delle altre,si trovano,si riconoscono,si amano e si perdono per rinascere,ma al momento della presa di coscienza ricomincia la disperata ricerca e poi da capo.

Io ora sono alla presa di coscienza,sto disperatamente chamando quella parte di me,spero che mi senta e risponda,spero di raggiungerla.

Questo è ciò in cui credo,che dentro di me sò essere vero.

In questa particolare situazione in cui ci troviamo al giorno d'oggi,è difficile trovare qualcuno dall'anima evoluta con cui sia possibile instaurare qualcosa di profondo,e probabilmente il fatto di essere circondati da corpi nconsapevoli di avere un anima,anime assopite, come le chiamo io,spiega perchè la vita sembri così difficile anche a sedici anni,perchè se un' anima è ormai consapevole,l'età,lo stato del corpo non importa,per questo credo che non ci sia un età per amare.

E che tutto dipenda dall'anima e dal suo grado di consapevolezza,di maturità.

Perchè viviamo in un mondo dove i sentmenti sono messi in secondo piano dal raziocinio,e ammettere l'esistenza di un anima è secondo molti una cosa irrazzionale e priva di fondamento.

Perciò a quelli che ancora mantengono i ricordi delle propire vite passate viene dato dei pazzi e questi vengono mandati dallo strizzacervelli bhè ecco a voi una storia che può considerarsi una ''prova'' dell'esistenza dell'anima:


Un bambino di nome Cameron Macaulay è nato in Granbretagna e a sei anni racconta a maestre e famiglia dell' altra sua famiglia,del suo vecchio padre ,della sua vecchia madre,dell'altra sua casa,dell'altra vita,quando parla della sua ''vecchia vita''parla spesso di una macchina nera e del suo cane maculato,fino ad allora maestre e genitori e psicologi hanno assecondato il bambino nei suoi discorsi ritenedoli frutto d fantasia,ma un giorno la situazione è precipitata Cameron piangeva tutti i giorni perche voleva tornare dalla sua vecchia famiglia ,di cui tanto sentiva la mancanza,e dei suoi amici di ''allora'' così a mamma Norma non rimase altro da fare che portare il figlio nel posto di cui parlava sempre un posto in cui il bambino non era mai stato-

a ''Barra,su un isola al nord della Cornovaglia'',dove diceva esserci la sua casa,bianca''che disistava 300km dalla città''La madre ,era certa che una volta portato lì,il figlio avrebbe ammesso di essersi inventato tutto.

Ma dopo essere arrivati lì,e aver visitato quasi tutte le case del posto la delusione,il bambino non era soddisfatto.

Non rcionosceva il posto''non era quì''ripeteva.

Arrivati in albergo il bambino disse che dalla vista di casa sua si vedeva'' la spiaggia sulla quale atterravano gli aerei''.Il giorno seguente avebbero fatto tappa lì.

Ed infatti il giorno dopo,percorsi solo pochi kilometri,ecco la casa che Cameron descriveva da sempre,che disegnava,e indovinate?Corrispondeva alla perfezione.

Bianca,spelendida e affacciata sulla baia,e Cameron non ha avuto dubbi si è fiondato subito mostrando a tutti un''passaggio segreto'',infatti il bambino condusse al giardino sul retro passando per un buco nella rete nascosto ed impossibile da vedere perchè coperto da una siepe.

Dopo varie ricerche,un giorno arrivò la telefonata:

''Sì,una famiglia Robertson,era esistita veramente,e aveva abitato in quella casa su quell'isola,proprio come aveva detto Cameron''

La casa però era ormai disabitata da tempo,immaginatevi lo stupore quando l'anagrafe mandò loro le misteriose foto della fmaiglia Robertson e la signora norma potè constatare con i suoi occhi che oltre alla ''vecchia famiglia'' di Cameron realmente esistita,la presenza di un cane maculato e di un'auto nera''...

Una volta tornati a casa il bambino era più sereno per la possibilità di poter condividere il peso della sua doppia vita dolce e amara con qualcuno.

Bhè Corby sai come la penso.Mi sento anchio esattamente come te,vorrei poter dedicare quelle parole a qualcuno,lo vorrei con tutto il cuore..

So che l'attesa è straziante,sembra di dover aspettare per tutto,per tutti,ma non sarà sempre così.

p.S.

Tanto per tenervi aggiornati su ciò che combino:

Ieri sono andata in piscina,ho nuotato.nuotato.nuotato fino all'ora di pranzo ,poi dopo una piadina ho bevuto dell'acqua ghiacciata-Lo so,lo dicono sempre i grandi a noi''BAMBINI''-Mai bere acqua ghiacciata,bhè io l'ho fatto e ho avuto una congestione,non un'ndigestione,una congestione e sono miracolosamente viva tanta gente ci lascia le penne,ma ho seriamente creduto di morire.

Ed ho pensato non posso morire devo ancora trovare ''loro'' le mie anime gemelle,trovare''lui''.

Corby,in questi giorni ho rischato la vita un numero incalcolabile di volte,forse è proprio vero siamo destinate ad incontrarli,sono'' loro'' la nostra questione irrisolta.

Baci


Chris










19 agosto 2010

Love, What?!







"Più dolce sarebbe la morte se il mio ultimo sguardo avesse come orizzonte il tuo volto,

e se così fosse, mille volte vorrei vivere per mille volte ancor morire..."
(W. Shakespeare)

Non ho nessuno a cui dedicare questa frase, ma vorrei davvero, almeno una volta nella vita, amare così tanto una persona da morire solo per vedere il suo viso.
Alla domanda - cos è per te l' amore?- Non saprei cosa rispondere, io amo i miei genitori, i miei parenti, credo che l' amicizia sia una forma d' amore, quindi amo i miei amici, ma dell' Amore, con la A maiuscola, non so niente. Ho tutta una vita davanti per impararlo, ora dovrei divertirmi, avere qualche cotta della quale gioire o soffrire, dovrei vivere i miei anni, ma dentro di me ho questo bisigno, il bisogno di fare esperienze che ora gli altri mi considerano troppo piccola per fare. Io credo che l' amore, quello vero sia unico, nel mondo, in una vita, c'è solo una persona che è destinata a te. Bhè, sono inpaziente di incontrarla! Non voglio aspettare di avere la giusta età perchè io so di averla, so di essere pronta a far entrare qualcuno nel mio cuore, ad accoglierlo. L' altro giorno ho letto su una rivista la lettera di una madre a sua figlia, lettera nella quale cercava di spiegarle che cosa fosse l' amore e una frase mi ha particolarmente colpito:


"Se vorrai morire per un uomo, fallo, ma non vivere mai per un uomo". Non credo che si debba vivere per l' amore, ma sono convinta che, quando si incontri la persona giusta, si possa vivere DELL' amore.

A tutti coloro che aspettano il vero amore




Baci,
Corby

Generazione facebook

La mia regola è sempre stata: mai fidanzarsi prima dei vent' anni. Per ora sto seguendo questa regola che mi sono imposta, non più perchè io la creda giusta, ma perchè, anche se volessi avere un ragazzo adesso, non ci sarebbe nessuno... Dai, siamo realisti, ho 16 anni (in realtà ancora 15, ma non conta) e il 99% dei ragazzi miei coetanei non hanno sostanza. La mia generazione, la generazione facebook, come la chiamo io, non ha più ideali di quanti potrebbe averne un cactus. Ormai il mondo giovanile è quasi del tutto composto da automi che comunicano tra loro attraverso social networks. Dove sono finite le persone vere? Che vivono di veri sentimenti? Che non giudicano gli altri per come si vestono, per la musica che ascoltano? Dove sono finite le persone autentiche?
L' originalità non esiste più, si vive secondo modelli prestabiliti, e ciò che forse, una volta, poteva distinguerti dalla massa è stato o è venduto, commercializzato così che nesssuno abbia più la possibilità di essere diverso, perchè il diverso è out, il diverso è da sfigati...
Se volessi innamorarmi come potrei fare? Una persona,per entrare nel mio cuore non deve solo piacermi fisicamente, deve anche avere un animo degno di me. Si, ho proprio detto degno di me! Sembrerà un po' egoistico, ma non ho intenzione di stare con una persona solo perchè "mi veniva dietro, quindi, alla fine, gli ho detto di si, ma tanto tra un po' lo mollo"
Dove sono finiti i sentimenti? A volte penso anche che non esistano più, non nella mia generazione, ora persino quelli che una volta erano sentimente sono prestabiliti, i nostri (i loro) sentimenti sono decretati da emoticons.

Ormai nessuno è più se stesso, come potrei innamorarmi di qualcuno di non autentico, i ragazzi sono quasi tutti uguali, non si ha più libertà di scegliere!
Platone diceva che una volta gli uomini erano perfetti, non esisteva distinzione tra uomo e donna, esistevano soltanto questi individui perfetti e felici; ma un giorno Zeus, invidioso della loro perfezione, li divise a metà e da quel giorno l' uomo va in cerca della sua metà, e senza no potrà mai essere felice...
La mia metà è da qualche parte, lo so, ma le persone della mia generazione che incontro e con le quali vivo tutti i giorni mi scoraggiano...

Baci,
Corby

17 agosto 2010

Questioni delicate...

Ciao a tutti ,quì è Chris che parla.... Corby è In una calda spiaggia siciliana....

Io sono tornata in città da qualche giorno e già soffoco!Oggi 2 lezione di matematica...

-.-''



Sorvoliamo..........





.....NoN sI PoSsONo ForZArE i SEnTimEntI..........



Oggi ho trovato un modo perfetto per spiegare la mia situazione attuale... Sono stufa di essere sola,single.La solitudine non piace a nessuno è vero,certo la gente intorno a te non è che sia d'aiuto: -Ma dimmi A Tipi?Come stai messa?-le ''amiche'' -Fidanzato?Niente moroso?-Parenti vari dei quali eviterò i commenti e le frasi più infelici.
-Non dirmi che non hai ancora il ragazzo!Dai devi darti da fare!Guardati intorno!!!-Conoscenti.
Sapete cosa vi dico,sono stufa.Stufa.Ne ho fin sopra i capelli di tutti loro.Pronti a farsi gli affari degli altri...Basta.

Neanche a me piace stare sola,vorrei lasciare entrare qualcuno nel mio cuore,nel mio mondo,nella mia stramba vita.....Ma la verità è che ho paura.Una paura folle di lasciarci seriamente le penne.Si tratta di un cuore in riabilitazione,di un equilibrio precario,apparente.C'è un gran casino dentro me.Anche per questo sto ancora aspettando.
Alcuni mi dicono:
-Ma che sei lesbica ?Non ti ho mai sentita dire ''hey questo tipo mi piace!''-
Certo che ne vedo anchio di ragazzi che mi piacciono.Ma ho biogno di andare oltre.
Desidero trovare un'anima affine alla mia.So che lui è la fuori,da qualche parte ....Nel mondo.E chiunque sia,lo aspetterò.E continuerò a cercare....
Questo è il motivo,voglio che siano i sentimenti a chiedermi di lasciarmi andare ...
Per caso ho scoperto .....Oggi, qualcuno che a risposto ha una domanda simile a quelle che vi ho elencato prima e ha detto:''Non si possono forzare i sentimenti''
Ecco!Eccole le parole che cercavo!Quasi fossero uscite dalla mia testa e ora le avessi recuperate.
Avrei fatto un applauso io stessa per congratularmi!

Un altro fatto strano che è successo oggi,una nonnina da me conosciuta da poche ore soltanto,e a parer mio piuttosto inquietante ,mi ha squadrata da capo a piedi, poi mi ha guardata negl'occhi e mi ha descritta come una persona molto:''Empatica''

Non ricordando cosa significasse ho cercato una definizione ,che potesse aiutarmi a comprendere il perchè questa sconosciuta mi avesse detto una cosa simile parlando con me solo da pochi minuti ...Ed ho trovato queste definizioni:

''L'Empatia è la capacità di comprendere cosa un'altra persona sta provando,pensando...

Nell'uso comune l'empatia è l'attitudine ad offrire la propria attenzione per un' altra persona,concentrandosi sui sentimenti e i bisogni fondamentali degli altri mettendo da parte pensieri e preoccupazioni personali ''

E mi sono accorta che questa nonnina sconosciuta ha capito forse più cose di me ,rispetto a tanti che mi stanno intorno.E dicono di conoscermi. O forse sono semplicemente un libro aperto? Ma allora.... Dove sono le persone che merito e che meritano il mio cuore,Corby dove sono ''loro''?!





N.b.

Voi fortunati che potete ancora farlo,dicono che queste sere siano perfette per le stelle cadenti,io purtroppo non posso ...le luci della città,gli edifici mi impediscono di guardare le stelle...Ma voi che potete,tenete gli occhi aperti e ben puntati al cielo....Esprimete un desiderio .....
Baci ......
vostra....



Chris<3



16 agosto 2010

FrAsi FiLms


Chris



Madagascar:

La natura!!!C'è l'ho da tutte le parti .....Levatemela!

-Sai tenere 1 segreto amico bicromatico?

-Fate un bel sorriso ragazzi! Un bel sorriso!!!

-Vi voglio carini e coccolosi!Carini e coccolosi!


Casanova:

''Preferisco un uomo,che sia così uomo da dedicarsi solo alla donna che si dimostri degna di lui,

se quella donna fossi io .... amerei soltanto lui ....E per sempre!''


Assassini:

''Ogni specie uccide altre specie.Gli uomini,invece le uccidono tutte!!! Allegramente...''


La casa dei fantasmi:

''Ci provi?fallisci.Ci riprovi?Fallsci di nuovo.Ma il vero fallimento è quando smetti di provarci''


I passi dell' amore:

''So che per qualche motivo,ogni passo che ho fatto da quando ho imparato a camminare era un passo verso di te''


Le ali della libertà:
''La paura ti rende prigioniero.La speranza può renderti libero.''


Dirty dancing 2:
''Infrangi le regole,trova la libertà,vivi la tua vita!''


Che ne sarà di noi:
''Vorrei svegliarmi domattina e avere 30 anni per vedere..... Che ne sarà di noi....''


Pretty woman:Sei libera per i prossimi 30,40 anni?


Forrest Gamp: ''Non sono un pozzo di scienza....ma so cosa significa l'amore....''


MOULINE ROUGE:
''LA COSA PIù STRAORDINARIA CHE TU POSSA DESIDERARE è AMARE E lasciarti AMARE''
''a Volte la vita,è come un vecchio film,in una giornata di pioggia ...''

RACCONTO- 6° parte

Scusate per il ritardo, ma sono al mare e in questo hotel internet costa 2 euro l' ora. L' Italia è l' unico paese al mondo dove si paga il Wi-Fi! -.-"
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Cap. 6.1
Il musicista


Domenica 30 gennaio 2015- 23.52
L' unica cosa che dovrtebbe importarmi in questo momento sono le 200 pagine del libro di letteratura, le cui parole entrano nella mia testa per poi uscirne senza lasciare traccia. Non dovrebbe essere così... Dovrei ricordare persino le virgole di quel cazzo di libro dato che sono mesi che lo leggo e lo rileggo. Ma il problema è un altro: per quanto io voglia essere concentrata, non riesco a pensare ad altro che a quel ragazzino con la faccia da scemo che fa Tom di nome. Che poi non capisco neanche perchè insisto a chiamarlo ragazzino, è pure più vecchio di me ( anche se di soli 5 anni...).
Il punto è che ieri siamo rimasti soli in negozio per ore e abbiamo parlato di tutto, so più cose di lui che dei ragazzi dell' università. Ho persino saputo che lui e suo fratello, Bill, vivono assieme in quella casa lugubre e che era di un loro zio che ora sta in un manicomio (e chi non impazzirebbe a vivere in una casa così!). Loro si sono trasferiti qui perchè ne avevano piene le palle (testuali parole di Tom) del paesino di merda dove abitavano con la madre e il patrigno.
Comunque, la verità è che io sono nella merda, perchè ricordo meglio le parole di quel ragazzino piuttosto che una qualsiasi cosa che potrebbe servirmi per l' esame.
Mia mamma dice che domani mi ricorderò tutto. Già, me lo dice alla vigiglia di ogni verifica, il problema è che non succede mai che Dio, Buddah o chiunque abbia inventato il mondo, mi venga in aiuto in questo modo, facendomi miracolosamente diventare un genio per qualche ora.
Ma io lo ammazzo quello sbruffone! è tutta colpa sua se non riesco a studiare! Perchè se solo lui ieri non "avesse forse avuto voglia di venirmi a trovare" ora sarei una specie di maga della letteratura.
Ho una voglia assurda di prendere a pugni la sua immagine sorridente che ho in testa in questo momento! Sono sempre stata una tipa piuttosto aggressiva, ma ora sono anche nervosa, quindi è meglio che tutti mi lascino in pace se non vogliono ritrovarsi sotto terra...
Io sono in salotto e Chris in camera. In realtà avevamo deciso che ci sarei satata io in camera, ma come al solito abbiamo finito col ridiscutere la nostra scelta e, questa volta ha vinto lei. Si è presa la camera, che era il posto migliore per studiare. Quindi ho perso altro tempo prezioso per colpa sua. Ammezzerei anche lei in questo momento!
Cazzo! Io odio studiare, odio l' unversità, odio tutto ciò che è possibile odiare!
Continuo a ripetermi che devo concentrarmi ma mi viene il dubbio che sia proprio perchè quelle due paroline girano nella mia testa che non riesco a fare un bel niente di quello che dovrei fare!
Sono stanca di dover studiare! Anzi sono proprio stanca... è tutto il giorno che ho la testa piegata su questo libro e non ha cavato un ragno dal buco. Ok, ora sorge spontanea una domanda: da quando uso l' espressione "cavare un ragno dal buco"?. Sto seriamente degenerando... Forse potrei concedermi un riposino...
Studio da questa mattina e dormire qualche ora prima dell' esame non è una brutta idea. Guardo l' orologio e decido: dormirò per tre ore per poi rimettermi a studiare. Punto la sveglia alle 03.30.
Domani avrò sicuramente le occhiaie che toccheranno terra, ma non importa.
Mi trascino verso il divano dove mi sdraio e mi copro con il mio piumone. Questa mattina l' ho tolto dal mio letto perchè ero troppo impegnata con la letteratura per poter cercare un maglione. Non mi sono neanche disturbata a vestirmi, ho addosso ancora il pigiama (che è un paio di pantaloni della tuta e una maglietta troppo larga). Ora che ci penso, non ricordo nemmeno di aver mangiato. Rivolgo lo sguardo verso la scrivania e vedo, tra i cartoni di caffè che avevamo comprato ieri sera in quantità industriale, una scatola; è quella dei krapfen, il mio pranzo/cena di oggi.
Chissà se a Tom piacciono i krapfen..? Magari domani vado a trovarlo e glielo chiedo... O magari no! Infondo io non lo sopporto, quel ragazzino!
Va bene, non posso dire di odiarlo... Dopotutto, a volte, è anche simpatico. Mi piace il suo senso dell' umorismo. Di solito non mi pacciono quei ragazzi che fanno i "simpatici per forza" ... Con questo non voglio dire che mi piace Tom, solo che è simpatico...
Ok, forse mi piace, un po'... No, la verità è che l' unica cosa che mi fa pensare che sia affascinante è il fatto che è un musicista; suona la chitarra e io ho sempre avuto un debole per i musicisti... Si, decisamente... Niente di più di questo...
Non mi piace per niente quando sfodera il suo sorriso da sbruffone, quando fa il "finto figo", quando ride di gusto o quando tiene il tempo muovendo la testa mentre suona, perchè si dà il caso che Steve abbia voluto appendere una chitarra sull' unico muro libero del negozio, così ieri, dato che fuori infuriava una nuova versione del diluvio universale, Tom si è messo a suonare qualcosa quando io l' ho praticamente obbligato (l' arte di convincere le persone l' ho imparata da Anmary, l' insistenza paga!). Lui mi ha fatto sentire un pezzo che ha scritto con suo fratello Bill, e devo dire che è davvero bravo.
Nonostante questo, posso affermare con assoluta sicurezza che non mi piace...
Bhè, non proprio assoluta...
Ok, neanche con sicurezza...
Maledetto musicista! Dovrei stare qui a dormire e invece... Lo ammazzerei! La prossima volta che lo vedo gli tiro un pugno, promesso!
Due ore. Tra due ore suonerà la mia sveglia. Invece di dormire sono qui a rigirarmi nel letto; non sto pensando a niente di particolare, la mia mente vaga senza meta in attesa di spegnersi del tutto per almeno due ore. Passo dal ripetermi date e nomi per l' esame, al pensare a ieri pomeriggio, all' immaginare come sarà quando arriveranno Mary e Anmary.
In questo momento preciso mi sta chiedendo se alle ragazze piacerà Amburgo.
è passata un' altra mezz' ora e sto sperando di riuscire ad addormentarmi prima che suoni la sveglia, quando vedo Chris alzarsi
"Stai ancora studiando?" le chiedo sottovoce
"Si, ma tra un oretta faccio un sonnellino anch' io..." dice lei, sempre sottovoce
"Io invece non riesco a dormire..." Lei prende un bicchiere d' acqua dalla cucina e si siede con la schiena appoggiata al mio divano
"Perchè?" mi domanda
"Non so, forse perchè non riesco a smettere di pensare e il mio cervello non si disattiva..."
"Il mio mi ha abbandonata cinque ore fa, credo..." ridiamo sottovoce
"Ascolta- sussurro io- perchè parliamo sottovoce?"
"Non so...- sussurra in risposta lei- Credi che Amburgo piacerà a Mary e a Anmary?"
"Spero di si, ma non posso esserne sicura. Ci stavo pensando anch' io prima..."
"Vorrei poter prevedere il futuro..."
"Non sei l' unica..."
"Meglio che vada..."
"A domani"
"Corby, sono le due e mezza... A dopo..." dice sconsolata
"Si, a dopo..."
Questo discorso sussurrato mi ha conciliato il sonno così, finalmente, mi addormento
Sto camminando in una strada che, pur sembrandomi familiare, non riconosco. Credo sia mattina: c'è gente che corre con in mano i sacchetti del pane, i negozi sono aperti e l' aria è fizzante. Noto che sono tutti vestiti in modo strano, come in un film in bianco e nero, ma la cosa non mi sorprende. Passo di fronte ad un negozio che attira la mia attenzione perchè nella vetrina è esposto un vestito che mi piace moltissimo; lo avevo già visto qualche settimana fa, ma costava troppo così non lo avevo neanche provato; ora però faceva bella mostra di se nella vetrina un cartello con scritto "Saldi, tutto al 50%". Per soli 15 franchi potrei anche prenderlo.
Entro nel negozio e chiedo alla commessa se hanno la mia taglia, lei repentina mi fa avere il vestito e io mi chiudo in camerino per provarlo. Mi calza a pennello. è un vestito semplice: azzurro, stretto in vita, con una gonna a ruota che copre la gamba fino a sopra il ginocchio, il bolerino in pizzo gli dà però un tocco elegante. Guardo il mio riflesso, sistemo la chioma bionda debitamente cotonata e il trucco che incornicia i miei occhi azzurri.
Sono di fronte a casa mia, come al solito ho dimenticato le chiavi così citofono nella speranza che quell' idiota di mio fratello mi apra, guardo la scritta in ottone "villa Robkins" che incornicia la porta di casa e sento la voce di mio fratello "Arrivo!- apre la porta- Cazzo Mary, non puoi ricordarti le chiavi per una volta?" Sempre il solito! Lui e i suoi modi!
Sono al club con le mie amiche, ci sono Jessica, Angela, Josy e, purtroppo, anche Susy. Io proprio non sopporto Susy! Solo perchè è la figlia del sindaco crede di poterci provare con tutti i ragazzi della città! Ecco, come non detto si è avvicinata al chitarrista della band di questa sera. Mi concedo una risatina sotto i baffi quando noto che lui non la stà ascoltado; risata che si interrompe appena mi accorgo che lui sta guardando me...
Mi sveglio al suono insistente del mio cellulare. Dopo averlo spento, la prima cosa a cui penso è il sogno assurdo che ho appena fatto. Non ricordo i dettagli, ma di sicuro la ragazza che ho sognato non ero io, aveva un fisico diverso, un carattere diverso e una vita diversa da me.
Sono circa le quattro di mattina quando, rileggendo le famose 200 pagine di letteratura annoto, senza pensarci, il nome Mary Robkins su un angolo del libro.
Cap. 6.2
Amici


Lunedì 30 gennaio 2015- 10.35
"Giuro che da adesso avrò molta più fiducia in qualunque entità mi abbia assistito durante queste ultime ore." dico a Chris mentre siamo sedute nel nostro bar preferito per festeggiare (anche se solo con un caffè) la buona riuscita del nostro primo esame. Sto sorseggiando il mio cappuccino quando vedo una signora distinta che cammina per la strada vestita in stile anni Sessanta e mi ricordo del sogno di questa mattina.
"Hai presente la nostra chiacchierata?"
"Noi chiacchieriamo spesso, a quale ti riferisci?"
"A quella di questa mattina..."
Chris annuiscee
"Ti volevo dire che appena te ne sei andata sono riuscita ad addormentarmi e ho fatto un sogno stranissimo..." le racconto quello che riesco a ricordarmi, purtroppo ho qualche difficolta con in partitolari, ad esempio non mi ricordo qual' è il nome sulla porta di casa
"Che sogno assurdo, non è che stai leggendo qualcosa che può averti ricordato-
"No!" La interrompo io
"Prova a cercare tutte le Mary nate tra il '30 e il '35 su google..."
"Certo! E magari in vent' anni la trovo!" dico sarcastica
"Se hai fortuna anche in diciannove! Comunque, cambiando discorso, oggi vai al lavoro?"
"Per forza! Steve mi uccide se salto anche solo dieci minuti!"
"Quindi mi toccherà preparare da sola per domani?!"
"Mi dispiace..." Chris lavora di mattina il lunedì, così avrà tutto il pomeriggio libero.
"Non è vero..."
"Già!" Sento un brivido troppo forte per essere solo il freddo, infatti è il mio cellulare: è un messaggio di mia mamma
Com'è andata? Hai già finito?
Le rispondo:
Esame tutto bene: 95, anche Chris. Ci sentiamo questa sera...
Invio lo stesso messaggio anche a mio papà e, già che ho il telefono in mano guardo l' ora: 11.07.
"Forse è meglio che vada..."
"No, di già?!"
"Non voglio ritardare anche oggi..."
"Ma è presto! Inizi a lavorare fra due ore!"
"No, oggi è lunedì, inizio tra mezz' ora..."
"Mi abbandoni al mio destino? Da sola, in questa caffetteria... -Fa una smorfia triste e drammatica allo stesso tempo- Ho sempre pensato che un giorno mi avresti lasciata nella fontana per andare a suonare il clarinetto..." (questo è un nostro modo di dire che nasce da due diverse esperienze di abbandono: una ragazza che era stata lasciata in una fontana dagli "amici" mezza ubriaca e una amica di Chris che al suo diciottesimo compleanno non aveva potuto festeggiare neanche con la sua migliore amica perchè quest' ultima doveva "suonare il clarinetto")
"Non ti stò abbandonando, se tu volessi potrei anche accompagnarti a casa..."
Sorride "Ok"
Paghiamo il conto e ci avviamo verso casa, comunque sarei dovuta passare di lì per andare al lavoro. Lascio Chris con un "Porta fuori tu Aki questa mattina..!" e continuo la mia strada verso il negozio. Appena arrivo vedo Steve, il propietario, uscire. Steve è un bell' uomo: alto, muscoloso ma non troppo, spalle larghe, vita stretta. Ha la carnagione scura, come i capelli e a differenza degli occhi verdi. Ama moltissimo i libri, ma è un po' troppo secchione per i miei gusti, anche se a vederlo non si direbbe: veste sempre con t-shirt e jeans strappati, la barba incolta, gli occhiali da vista e il cappello alla Johnny Deep. Se non sapesse parlare solo di libri credo che mi sarei presa una bella cotta per lui. Meglio così, mai invaghirsi del proprio capo! Poi ha anche vent' annii più di me...
"Ciao!" mi saluta lui
"Ciao!" rispondo io cordiale, mi tiene la porta aperta per lasciarmi passare e io entro; lui resta fuori e dice
"Sono arrivati dei nuovi scatoloni di libri, mettili via... Ci vediamo!"
"Certo, a presto! Ah, Steve!- si volta verso di me- So che non ti stò dando molto preavviso, ma domani potrei avere la giornata libera? Sai arrivano-
"Certo!- Mi interrompe lui- Divertiti!"
"Grazie!"
Sono sinceramente sorpresa e felice, tanto che inizio a saltellare battendo le mani. Proprrio in questo momento, senza che me ne accorga, entra Tom
"Siamo felici oggi, eh!?"
Io mi blocco. Ennesima figura di merda! Per scongiurare la quale saltello in sua direzione
"Si!" Altro che! Sono al settimo cielo dalla gioia, tanto che, senza pensarci, butto le braccia al collo di Tom, il quale, dopo un attimo di sorpresa, ricambia l' abbraccio. Infondo non c'è niente di male in un abbraccio tra amici, perchè, l' ho capito solo ora, è questo che siamo io e questa testa calda di Tom, amici.
"Com' è tuo fratello Bill?" chiedo ad un certo punto. Sono almeno due ore che è arrivato Tom e stiamo parlando del più e del meno, mentre lui, seduto sul divano della parte del negozio adibita a biblioteca, strimpella la chitarra che si è portato da casa (si è rifiutato di suonare di nuovo quel vecchio catorcio che è la chitarra del negozio)
"Come me..." è la sua risposta. Poco soddisfacente, così fingo di non aver capito
"Non intendo fisicamente..."
"Neanch' io..." Ok, non ha voglia di parlare del fratello.
"La vostra casa è un po' lugubre..."
"Solo un po'?"
"Ok, fa davvero paura..." ammetto
"Lo so, mio zio diceva che era infestata dai fantasmi della famiglia che ci abitava prima, per questo è in un manicomio..."
"Mi dispiace per tuo zio..."
"Anche a me, ma esattamente quanto mi dispiacerebbe per uno sconosciuto..."
"Cosa intendi dire?" Smette di suonare e alza lo sguardo incontrando il mio
"Che non lo conoscevo, non sapevo neanche della sua esistenza prima di tre anni fa, quando io e Bill abbiamo detto a nostra madre di volerci trasferire qui ad Amburgo."
"Come mai proprio Amburgo?"
"Potrei farti la stessa domanda..."
"Sai già la risposta: per l' università"
"Io perchè credo sia la migliore città tedesca, e perchè non è troppo lontana da casa. Non so come facciate tu e Chris..."
"Come facciamo cosa?"
"Siete a un infinità di kilometri da casa, in un' altra nazione, non conoscevate il posto, io non credo sopravviverei..."
"Ci si abbitua a tutto... Poi non siamo sole: io ho lei e lei ha me... E noi abbiamo Aki! Poi non è un problema per me, apparte la mia famiglia, Mary e Anmary non mi può mancare nessuno..." Quest' ultima parte la dico con un'ombra di nostalgia
"Perchè?" domanda lui ingenuo
"Perchè non ho altri legami..." Mi stampo in faccia il mio finto sorriso migliore
"Nessuna, che ne so, compagnìa di amici, nessun... Fidanzato..?"
"Sembri le mie zie: Ma ce l' hai il fidanzatino?" dico scimmiottando la loro voce. Lui sorride
"Era solo per sapere.."
"Comunque si, ho qualche altro amico, ma non sono legami così forti; più che amici sono- ci metto un attimo a trovare la definizione giusta- compagni di bevute!"
"Compagni di bevute?"
"Si, quel genere di persone che chiami quando hai solo voglia di far casino, organizzare una festa, non pensare a niente..."
"Se la metti così allora anch'io ho pochi amici e molti "compagni di bevute"... Cos' è quello?"
"Cosa?" Indica con un cenno della testa un libro appoggiato sulla mia scrivania
"Oh, è il mio libro di letteratura dell' università..." Lo prendo in mano e sfoglio velocemente le pagine. Mi fermo appena vedo qualche parola scarabocchiata su una di queste, non è da me rovinare i libri. Torno in dietro di qualche pagina per verificare il danno e noto che è solo un nome scritto a matita: Mary Robkins.
"Chi è Mary Robkins?" chiede Tom che si è avvicinato a me
"Non so, devo averlo letto da qualche parte- mento spudoratamente- Perchè?"
"La casa dove abito io si chiama villa Robkins..." Ok, è inquietante.

13 agosto 2010

DOGS bellezza sottovalutata.....

Chris



Una persona può imparare molto da un cane,dategli il vostro cuore e lui vi donera il suo,senza riserve.E così dovrebbe essere anche tra le persone......
Dietro quegl'occhi dolci,c'è una creatura straordinaria,un essere dotato di anima,di sentimenti,
Un cane è più di due o tre passeggiate al giorno,una cuccia e qualche pelo sparso quà e là.
Un cane è un amico,sempre pronto per voi,un cane è un angelo silenzioso.
Io vedo i cani ,come nella bussola d'oro erano visti gli animali,ossia come
riflessi dell'anima.


Si può scegliere tra un infinità di possibili razze e incroci,
Sono del parere che i cani siano sottovalutati,
sono in realtà animali in grado di donare amore,allegria,compagnia,spensieratezza,splendidi amici per la vita,non capisco come la gente possa anche solo pensare di poterne fare a meno.





Il segreto per rilassarsi completamente è
avere un umano che si occupi di tutto il resto......


''Da migliaia di generazioni i cani credono che,
se ascolteranno con la necessaria attenzione ,alla fine
un giorno riusciranno a padroneggiare
la lingua degli umani... ''


Un cane chiede soltanto una cosa al genere umano:Essere amato.


''Il nostro amico è nato.
Ha ancora gli occhi chiusi e già crede in noi.
Ancor prima di nascere ha donato se stesso all'uomo''

''Un cane riesce a sentire il profumino della cena attraverso
doppi vetri,e pesanti porte di quercia,
e mattoni ,e cemento,
e una casseruola con il coperchio''


''Anubis era un dio con le sembianze di un cane''

''Che cane piccino e per niente speciale.
Senza talenti e piuttosto bruttino.
Ma un bravo cane.
Un cane affettuoso.
E per me è abbastanza,mio caro amico.''

''Una magica sera sucede così tra i cuccioli
e la gente:Una massa di piccoli cuccioli che si
agita saltella e guaisce,e tra loro uno che si distingue come una star:
IL VOSTRO CUCCIOLO''


''Un cane ha un unico scopo nella vita.....
donare il proprio cuore.....''





''I forti si inginocchiano sussurrando paroline dolci,
i razionali cominciano a blaterare sciocchezze incomprensibili,gli adulti perdono la testa,
i bambini cedono i propri gelati senza rancore....è il potere dei cuccioli....''


''Recintate il vostro giardino in ogn modo possibile con assi e reti,disseminate il prato di giocattoli....
E dopo un pò il vicino busserà alla porta con un cucciolo esultante che gli si contorce fra le braccia...''
''Sentivo provenire da lui un silenzioso flusso d'amore,
forte ,profondo,costante,che scorreva incessantemente verso di me...
Per chi non ha mai provato nulla di simile con un cane,
non esistono parole adeguate che possano spiegarla..''

''Ecco il cucciolo che ridurrà un guanto in mille pezzi,
distruggerà una scarpa,fara a brandelli un rotolo di carta igienica,
correrà per un chilometro dopo aver visto un topo e
CHE..... Lascerà per sempre un impronta nel vostro cuore''


''nessuno si sente tanto colpevole quanto un cane colpevole''

''Una giornata uggiosa ,
triste e frustrante...
Ma tutto sembra risplendere di nuovo quando una piccola
cosa pelosa vi si lancia tra le braccia,dimostrandovi quanto sia felice
di riavervi a casa''












''Bellezza senza vanità,Forza senza arroganza,
coraggio senza ferocia e tutte le virtù dell'uomo senza i
suoi vizi.''
(Monumento a nostromo cane di razza terranova di lord byron)

Che dire.....Io amo questi amici pelosi,e sono certa che nella mia vita ,ne avrò almeno uno
sempre al mio fianco,nella mia casa,nel mio cuore.
Perchè,chi ama davvero questi animali,può superare qualsiasi ostacolo,pur di rendere possibile una convivenza con essi.
Amo i loro musi pelosi,amo quei trottolini che ti pestano i piedi,amo vederli crescere e accompagnarli alla scperta della vita,del mare,della neve.
Amo quello sguardo pieno d'amore che solo loro sanno riservarti ogni singolo giorno.
N.B.
A chunque si appresti o abbia voglia di intraprendere una vita con loro:
Attenzione!!!Questi nasi creano dipendenza....


''La più bella forma d'amore''