Sono Corby...
Ovviamente questo non è il mio vero nome, ma, per ora, preferisco che non si sappia la mia vera identità; in parte perchè non voglio che le persone, nel caso mi conoscano, partano con dei pregiudizi, in parte perchè, ammettiamolo, è divertente avere un' "identità segreta".
Io e Chris abbiamo deciso di scrivere questo blog senza alcun fine preciso, semplicemente perchè i "diari segreti" fanno troppo bambine-di-5-anni, ma avevamo comunque il desiderio di raccontare a qualcuno la nostra vita. Non che sia più interessante o coinvolgente o emozionante di quella degli altri, ma solo per il piacere di sapere che tutto ciò che facciamo o che non facciamo, che sia o no importante, sia scritto da qualche parte e, magari, sia anche letto da qualcuno.
Allora, per prima cosa vorrei fare un breve riassunto di quella che è stata la mia vita fino ad adesso:
Quella che potrei chiamare la consapevolezza della mia vita l' ho iniziata ad avere circa 2 anni fa, quando ho finito le scuole medie (quindi si, ho 16 anni). è stato un duro colpo quello di dover lasciare la mia classe perchè ci volevamo un mondo di bene, perchè eravamo molto uniti e spevamo che la separazione ci avrebbe allontanati gli uni dagli altri, perchè stavamo per affrontare qualcosa di completamente nuovo (e, si sà, l' ignoto fa paura), ma soprattutto perchè quella era la certezza che tutto ciò che per noi era famigliare e quotidiano non ci sarebbe più stato.
Ammetto (e non mi è facile) che ancora non ho del tutto superato questa cosa sebbene sia passato molto tempo, ma la vera ragione che mi spinge a provare nostalgia per gli anni delle medie è il fatto che, appena iniziato il liceo, la maggior parte di quelli che erano i miei compagni di classe si sono trasformati in un' orribile copia di se stessi solo più menefreghista e superficiale e che hanno rinnegato tutte le promesse fatte in nome del legame che ci univa.
Comunque, volente o nolente, ho iniziato il liceo. Il mio primo anno al liceo è stato orribile: apparte il fatto che più che una scuola sembrasse un carcere, avevo scelto di frequentare un liceo classico che, come ho scoperto, significa "Dì addio alla tua vita sociale e preparati a passare la tua intera esistenza piegata sui libri".
Ok. ero preparata al fatto che sarebbe stato difficile, ma un conto è sentirti dire che dovrai impegnare il 90% del tuo tempo nello studio (il 10% per dormire), un altro è provarlo sulla tua pelle.
Oltere al fatto che non potessi più vedere i miei amici al difuori della scuola, Chris si è ammalata e, a causa delle frequeti assenze, che le impedivano di seguire il rigido programma del classico, ha cambiato scuola, ma questo sarà lei a raccontarlo...
I mesi passavano e io mi sentivo sempre più in trappola e questo, per chi come me ha un incredibile bisogno di libertà, è inconcepibile quindi dopo continue litigate con i miei, notti insonni e lacrime, ho deciso di cambiare scuola. Ormai era troppo tardi per tentare una passerella per un altro liceo e salvare l' anno così, dopo essere stata rimandata in latino, greco e matematica e non essermi volutamente presentata agli esami di settembre, sono stata bocciata.
A chi mi dice che avrei potuto tentare di essere promossa a settembre e arrivare nell' altra scuola direttamente in seconda rispondo che ho preferito così, infondo perchè rovinarsi un intera estate senza neanche avere la certezza che questo servirà a qualcosa per poi rovinarmi anche il secondo anno tentando di recuperare gli argomenti del primo e tentando di non essere nuovamente bocciata? Poi un anno non conta molto nel corso di un' intera vita, giusto? Nonostante il fatto che durante il mio primo anno di liceo sia stata pericolosamente vicina alla depressione non credo di aver buttato via del tempo in quella scuola, anzi sono uscita da quest' esperienza più sicura, ma soprattutto più consapevole delle mie priorità.
Il fatto che io abbia mollato il classico potrebbe farmi sembrare una persona poco determinata, ma non è così: semplicemente, ho capito che quella scuola non era adatta a me e ho avuto la forza di tirarmi fuori da un pasticcio nel quale mi ero ficcata da sola.
Il primo anno nella nuova scuola è stato...bhè, io lo definirei facile. Basti dire che senza neanche impegnarmi chi sà quanto (giusto quello che bastava) ho ottenuto una borsa di studio.
Dal punto di vista di amici e vita sociale, la mia migliore amica è Chris, per me è come una sorella, poi ci sono altre due persone fondamentali per me e alcuni, pochi, che posso definire amici, più che altro compagni delle medie e amici d' infanzia. Non sono il genere amicona di tutti e non ci tengo ad esserlo perchè sono una sostenitrice dei veri legami, quelli che non implicano la pura e semplice simpatia, ma un vero e profondo sentimento.
Amo a dismisura la musica, mio papà era un cantante (no, non è mai stato famoso) quindi sono stata abbituata fin da piccola ad avere la muica nelle orecchie, mi piace scrivere e leggere, non amo i social network nè gli ipocriti.
Bhè, che dire... La mia vita è (quasi) tutta qui, spero di non avervi annoiato troppo e che seguirete gli sviluppi della mia vicenda...
Baci
Corby
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