P.S. Cosa dire se non FINALMENTE! Finalmente ho trovato il tempo, finalmente ha ritrovato l' ispirazione... Sono comunque abbastanza sicura che questo capitolo faccia mediamente schifo e che sia banale, ma sono così contenta di essere riuscita a buttar giù qualcosa dopo così tanto tempo che me ne fregherò e lascerò che il peggio di me sia su internet a disposizione di chiunque XDXD...
Buona lettura :)
Corby
Cap. 13
Prima tappa: Londra- 2°parte
Prima tappa: Londra- 2°parte
01 Marzo 2015-ore 19.45
Il rumore della televisione riempie il silenzio della mia stanza. Tornati dall' aeroporto dove siamo andati a prendere Anmary lei, dichiarandosi assolutamente non stanca, si è offerta di cucinare il suo pollo speciale così ho potuto rintanarmi nella mia camera, sedermi sul letto con la schena appoggiata al muro e pernsare a questa giornata: Per poco non perdavamo l' aereo per arrivare a Londra, mio zio ha dichiarato di avere strani progetti riguardanti l' abbandonare il lavoro per fare l' artista di strada, ma il premio "Notizia del giorno" lo riceve il "Sono incinta" di Mary. Oltre ad averci confessato questo, oggi pomeriggio, ha anche raccontato a me e a Chris del padre del bambino che ha quanto pare è una spece di playboy del suo campus universitario e che sembra non sappia ancora niente nonostante Mary si sia detta intenzionata ad informarlo appena, parole sue, le circostanze lo permetteranno. Non posso negare che la notizia mi abbia sconvolto. Mary, la mia Mary, la stessa che alle medie si teneva per mano con il suo fidanzatino con il quale sembrava non scambiare neanche due parole, forse per timidezza verso di lui; la stessa Mary che ha iniziato a truccarsi solo in prima superiore, la Mary che io ho sempre visto come la più ragionevole del nostro gruppo, quella da prendere ad esempio, quella che avrebbe avuto una vita fantastica perchè sapeva già esattamente cosa voleva. Non che mi abbia deluso, solo... mi ha sorpreso. La porta si apre, Tom entra silenzioso nella mia stanza e si sdraia sul letto appoggiando la testa sulle mie gambe. Questa situazione mi coglie un po' impreparata, ma dopo qualche secondo d' imbarazzo inizio a rigirarmi tra le dita uno dei suoi cornrows e lui inizia a parlare
"Sai, qualche anno fa, prima che io e Bill ci trasferissimo ad Amburgo, trattavo le ragazze da vero stronzo; avevo iniziato a portarmene a letto una diversa ogni sera fregandome completamente di quello che lei potesse provare. Probabilmente a qualcuna piaceva essere trattata come un oggetto, ma so di aver ferito molte di loro con il mio atteggiamento, e adesso che me ne rendo conto mi dispiace per come mi sono comportato e me ne vergogno..."
"Perchè me lo stai dicendo?"
"Perchè se una di loro fosse rimasta incinta, probabilmente non me ne sarebbe fregato un cazzo, e da quello che ho capito ascoltando il racconto di Mary, il tipo che l' ha messa nei casini non deve essere molto diverso da come ero io..."
"Cosa suggerisci allora? Di non dirgli niente?"
"No, solo di non aspettarsi troppo."
"Forse avresti dovuto dirle a Mary queste cose, no?"
"Forse..."
Lascio perdere il cornrows e inizio ad accarezzare la testa di Tom mentre i miei occhi non si staccano dalla televisione, cosa che non m' impedisce di vederlo chiudere i suoi per cercare di rilassarsi un po'. Il volo l' ha parecchio stressato, anche se non ho ancora capito bene il perchè, e in questi ultimi giorni non abbiamo dormito molto, tra la sbronza dei ieri e la levataccia di questa mattina, ci meriteremmo tutti un po' di sano ripooso. Dalla testa scendo distrattamente fino alle guance per poi arrivare la mento percependo sotto i polpastrelli la sensazione della barba incolta.
"Dovresti farti la barba." Lui sorrride e mi risponde tenendo gli occhi chiusi
"Come? Non ti piaccio con la barba?"
"Non è che stai male, solo che ti ho sempre visto rasato per bene, mi sembri strano..."
"Abbituatici, quando sono in vacanza tendo a non curarmi molto..."
"Approposito di vacanza..."
"Si?"
"Prima di lavorare con me in libreria, che lavoro facevi?"
"Mi mantenevo spacciando..."
"Dai, seriamente..."
"Niente,in realtà ero in cerca di lavoro..."
"E Bill?"
"Chi? Bill mio fratello?"
"Io personalmente non conosco tanti altri Bill..."
"Lui non fa niente, dice che non può lavorare perchè deve concentrarsi sulla sua arte, ma la verità è che non ha voglia di impegnarsi..."
"Sai, qualche anno fa, prima che io e Bill ci trasferissimo ad Amburgo, trattavo le ragazze da vero stronzo; avevo iniziato a portarmene a letto una diversa ogni sera fregandome completamente di quello che lei potesse provare. Probabilmente a qualcuna piaceva essere trattata come un oggetto, ma so di aver ferito molte di loro con il mio atteggiamento, e adesso che me ne rendo conto mi dispiace per come mi sono comportato e me ne vergogno..."
"Perchè me lo stai dicendo?"
"Perchè se una di loro fosse rimasta incinta, probabilmente non me ne sarebbe fregato un cazzo, e da quello che ho capito ascoltando il racconto di Mary, il tipo che l' ha messa nei casini non deve essere molto diverso da come ero io..."
"Cosa suggerisci allora? Di non dirgli niente?"
"No, solo di non aspettarsi troppo."
"Forse avresti dovuto dirle a Mary queste cose, no?"
"Forse..."
Lascio perdere il cornrows e inizio ad accarezzare la testa di Tom mentre i miei occhi non si staccano dalla televisione, cosa che non m' impedisce di vederlo chiudere i suoi per cercare di rilassarsi un po'. Il volo l' ha parecchio stressato, anche se non ho ancora capito bene il perchè, e in questi ultimi giorni non abbiamo dormito molto, tra la sbronza dei ieri e la levataccia di questa mattina, ci meriteremmo tutti un po' di sano ripooso. Dalla testa scendo distrattamente fino alle guance per poi arrivare la mento percependo sotto i polpastrelli la sensazione della barba incolta.
"Dovresti farti la barba." Lui sorrride e mi risponde tenendo gli occhi chiusi
"Come? Non ti piaccio con la barba?"
"Non è che stai male, solo che ti ho sempre visto rasato per bene, mi sembri strano..."
"Abbituatici, quando sono in vacanza tendo a non curarmi molto..."
"Approposito di vacanza..."
"Si?"
"Prima di lavorare con me in libreria, che lavoro facevi?"
"Mi mantenevo spacciando..."
"Dai, seriamente..."
"Niente,in realtà ero in cerca di lavoro..."
"E Bill?"
"Chi? Bill mio fratello?"
"Io personalmente non conosco tanti altri Bill..."
"Lui non fa niente, dice che non può lavorare perchè deve concentrarsi sulla sua arte, ma la verità è che non ha voglia di impegnarsi..."
La porta della camera si spalanca ed i e Tom ci sistemiamo bene sul letto, lui alzando la testa dalle mie gambe e sedendosi e io riassettando meglio il mio cuscino. Chris e Bill entrano nella stanza con piatti e posate, seguiti da An che regge una tovaglia e la pentola con il pollo.
Tutti insieme ci sediamo a mangiare.
"Cosa stavate facendo tutti soli, piccioncini, mentre noi faticavamo anche per voi?" Domanda An dimostrando di aver frainteso tutto
"Parlavamo di Mary" Risponde pronto Tom
"Approposito di Mary, vado io a dormire con lei al campus, ook?" Dice An
"Certo, quindi ora noi dobbiamo dividerci le stanze" Sentenzia Chris
"Mi sembra più che logico che Chris e Corby dormiranno qui e io e te fratellino ci dividiamo l' altro letto matrimoniale..."
"Io non ci dormo con te, non abbiamo più sei anni!" Afferma Tom
"Puoi sempre dormire sul divano..." Suggerisco io
"Ma che divano e divano! Io ho una soluzione migliore"
"Allora illuminaci, grande saggio"
"Bill dorme con Chris nell' altra stanza e io e te dormiamo insieme qui Corby..."
"Io preferivo la prima"
"Anch' io" Concordano in coro Bill e Chris
"Non voglio dormire con mio fratello nello stesso letto, è imbarazzante..."
"Come ho già detto, c'è sempre il divano..."
"Uffa, ma io e te abbiamo già dormito insieme, che problema c'è? Me ne starò in un angolino..."
"No no..."
"Va bene, dormirò con Bill, ma non raccontatelo in giro..."
Tutti insieme ci sediamo a mangiare.
"Cosa stavate facendo tutti soli, piccioncini, mentre noi faticavamo anche per voi?" Domanda An dimostrando di aver frainteso tutto
"Parlavamo di Mary" Risponde pronto Tom
"Approposito di Mary, vado io a dormire con lei al campus, ook?" Dice An
"Certo, quindi ora noi dobbiamo dividerci le stanze" Sentenzia Chris
"Mi sembra più che logico che Chris e Corby dormiranno qui e io e te fratellino ci dividiamo l' altro letto matrimoniale..."
"Io non ci dormo con te, non abbiamo più sei anni!" Afferma Tom
"Puoi sempre dormire sul divano..." Suggerisco io
"Ma che divano e divano! Io ho una soluzione migliore"
"Allora illuminaci, grande saggio"
"Bill dorme con Chris nell' altra stanza e io e te dormiamo insieme qui Corby..."
"Io preferivo la prima"
"Anch' io" Concordano in coro Bill e Chris
"Non voglio dormire con mio fratello nello stesso letto, è imbarazzante..."
"Come ho già detto, c'è sempre il divano..."
"Uffa, ma io e te abbiamo già dormito insieme, che problema c'è? Me ne starò in un angolino..."
"No no..."
"Va bene, dormirò con Bill, ma non raccontatelo in giro..."
La strada è buia, vuota, mi fa paura... Quando sono corsa fuori casa non mi ero accorta che fosse già così tardi, ma non posso tornare indietro, non più, perchè casa mi terrorizza più di queste strade deserte. Quando James ha dato quel pugno a papà ho capito che l' unica cosa che posso fare è andarmene, ma dove? Vedo un bar aperto e il mio primo impulso è entrare, ma ci sono dei ragazzi che stanno uscendo, sembrano ubriachi e... Strani. In un certo senso mi spaventano
Mi sveglio di soprassalto nella camera degli ospiti di mio zio. Scendo piano dal letto cercando di non svegliare Chris che dorme beata, anche se so che è quasi impossibile svegliarla perchè quando dorme è come svenuta. Apro la porta della camera quel tanto che basta a uscire e inizio a percorrere il corridoio in direzione del bagno. Tendo le mani cercando di non incappare in qualche mobile o porta chiusa dato che, goffa come sono, rischierei di fare un bel casino e interrompere il riposo di tutto il vicinato. Ma nonostante io cerchi di stare attenta sono talmente impacciata che a pochi passi dal bagno mi ritrovo culo a terra dopo aver sbattuto contro qualcosa. Resisto all' impulso di gridare un sonoro "Ahiaaaaaaaaa"e mi metto una mano nei capelli per massaggiare la parte della testa che ha subito il colpo.
"Corby, stai bene?" Tom?!?!
"Hey, sei tu? Ma quanto tempo ci passi in palestra? Hai dei pettorali di marmo, ero convinta di aver picchiato la testa contro una porta!"
"Bhe, grazie..." sussurra lui
"Non era esattamente un complimento, ma... Prego... Come mai sei sveglio?"
"Incubi, tu?"
"Incubi..."
"Mary?"
"Sten?"
"Siamo messi male..."
"Già..."
"..."
"..."
"Ti vanno una birra e un film? Non credo riuscirò ad addormentarmi tanto facilmente..."
"Vada per la birra, ma perchè invece del film non facciamo una passeggiata?"
"Sono le tre di notte..."
"O le tre di mattina, dipende dai punti di vista..."
"Che siano di notte o di mattina è comunque troppo tardi o troppo presto per una passeggiata non trovi?"
"Che noioso che sei... Dove sta scritto che non si può fare una passeggiata a quest' ora?"
Lui sospira, ma so già di aver vinto io, infatti qualche minuto dopo ci troviamo in balia dela gelida aria notturna di Londra a camminare fianco a fianco per una stradina deserta.
"Corby, stai bene?" Tom?!?!
"Hey, sei tu? Ma quanto tempo ci passi in palestra? Hai dei pettorali di marmo, ero convinta di aver picchiato la testa contro una porta!"
"Bhe, grazie..." sussurra lui
"Non era esattamente un complimento, ma... Prego... Come mai sei sveglio?"
"Incubi, tu?"
"Incubi..."
"Mary?"
"Sten?"
"Siamo messi male..."
"Già..."
"..."
"..."
"Ti vanno una birra e un film? Non credo riuscirò ad addormentarmi tanto facilmente..."
"Vada per la birra, ma perchè invece del film non facciamo una passeggiata?"
"Sono le tre di notte..."
"O le tre di mattina, dipende dai punti di vista..."
"Che siano di notte o di mattina è comunque troppo tardi o troppo presto per una passeggiata non trovi?"
"Che noioso che sei... Dove sta scritto che non si può fare una passeggiata a quest' ora?"
Lui sospira, ma so già di aver vinto io, infatti qualche minuto dopo ci troviamo in balia dela gelida aria notturna di Londra a camminare fianco a fianco per una stradina deserta.
"Allora, tuo zio è un artista..."
"Già, è lui che mi ha trasmesso la passione del disegno quando ero piccola..."
"Ti piace disegnare?"
"Non sono brava e non lo farei per lavoro, ma si, mi piace... Come passatempo, mi aiuta a concentrarmi..."
"Posso farti una domanda?"
"Certo, deciderò poi se risponderti o no, ma chiedere è lecito, giusto?"
"Cosa vuoi fare nella vita. Intendo dire, dopo l' università magari... Non vorrai lavorare per sempre nella biblioteca..."
"No, ho anch' io i miei sogni nel cassetto, ma per ora sono ancora chiusi nel cassetto..."
"Tipo?"
"Bhè, frequento un università di lettere ad indirizo teatrale/cinematografico, non dev' essere così difficile da indovinare..."
"Quindi vorresti fare l' attrice..."
"Mhh mhh" annuisco.
Procediamo lenti verso il centro. Non è la prima volta che vengo a Londra e ricordo molto bene la strada. Nonostante sia calato il silenzio tra me e Tom, non sono in imbarazzo, anzi, mi piace come situazione, è rilassante
"Ok, altra domanda. Parlami dei tuoi fidanzati, attuali e non..." Avete presente una persona sorpresa? Ecco, quella sono io, ma decido di dargli corda
"L' unica volta che sono stata fidanzata è stato con uno più grande di me di due anni. Non ci vedevamo spesso e lui era troppo geloso per i miei gusti quindi non è durata molto..."
"Perchè non vi vedavate?"
"Perchè io ero all' asilo e lui alle scuole elementari, era difficile vedersi..."
"Cosa? Asilo? Scuole elementari? Stai scherzando?"
"Ehi, non prendere in giro! è stata la mia unica storia seria..."
"Com' è possibile?"
"Sono sempre stata una bambina sveglia e ho subito capito che non avrei mai più limitato la mia libertà per niente di meno della mia anima gemella..."
"Non so cosa dire..."
"Non dire niente allora..."
"Quindi sei vergine?"
"Ma ti sembrano domande da fare???"
"No, ma mi hai detto che non hai più avuto un ragazzo e dubito che facessi sesso già all' asilo..."
"Non c'è certo bisogno di essere fidanzati per... Capito, no?"
"Oh, ok... Capito"
"Ora possiamo cambiare argomento..."
"Decisamente... A che ora è l' aereo?"
Sfilo il telefono dalla tasca e guardo l' ora
"Cazzo, dobbiamo essere in aereoporto tra 20 minuti!"
P.P.S. E ovviamente se cerco Amburgo nella pagina di Google immagini questa è la prima immagine che mi appare -.-"
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