24 gennaio 2011

Ti ricordi?.. Certo che ti ricordi

Sai meglio di me che quella brava con le parole, quando si tratta di tirar fuori effettivamente quello che abbiamo dentro, sei tu... Ecco, vedi! Io non so neanche come iniziare... Cosa dovrei scriverti? Cara Chris? Non mi va di passare per quella che copia le lettere degli altri (Vedi Cara Corby...). Usare solo Chris non rende l' idea. Cara amica mia? Per carità! Abbiamo finito la seconda elementare da un pezzo... Forse ho un' idea: non inizierò in nessun modo, mi limiterò a dire quello che devo dire (Partendo dalla preistoria per arrivare al punto... Tipico di noi:)...) Questo è un confronto cuore a cuore, no?!
Ti ricordi la nostra "gita" a Varazze quest' estate? Una giornata allucinante, in tutti i sensi... Tra materassini giganti, scottature, uomini che ci dedicano canzoni in arabo... Ma, apparte tutto questo... Ti ricordi il viaggio di ritorno? (domada retorica, certo che te lo ricordi, ma voglio comunque parlartene)
Siamo arrivate in stazione(e fin qui tutto bene...), ma trattandosi di noi la pace non può durare a lungo. Siamo salite su un treno e dopo pochi minuti ci siamo rese conto che negli unici vagoni liberi mancava l' aria condizionata(ecco perchè erano liberi)... Siamo andate disperatamente in cerca di un posto nel quale ci fossero meno di 50 gradi e alla fine eccoli lì, due sedili liberi in un reparto perfettamente arieggiato, sembrava il paradiso dopo un intera giornata ad assorbire raggi UV... Ovviamente ci siamo fiondate su quei 2 spazi, fragandocene di aver lasciato tua mamma e la Filippa da sole a morire di caldo, e ci siamo sedute, estremamente sollevate...
Dopo pochi secondi di relax, in cui entrambe avevamo spento un attimo il cervello per goderci appieno la sensazione rigenerante del fresco, ci siamo però accorte che non eravamo assolutamente finite in paradiso: davanti a noi una povera signora fingeva di essere interessata ai racconti di vita dell' amica che non ha smesso di parlare un secondo per tutta la durata del viaggio... Su quel treno. si, perchè dopo ben un' ora dalla partenza ci siamo accorte di aver sbagliato treno e di essere dirette chi sa dove... Così abbiamo aspettato, insieme a tutti gli altri passeggeri(questa volta non eravamo le uniche...), il nostro terno in una stazione sconosciuta e che secondo i piani non avremmo mai dovuto conoscere. Treno che fortunatamente è arrivato quasi subito. Potrebbe essere questa la fine del mio flaschback, se anche in questo mezzo non avesimo dovuto sopportare qualcosa di insolito. Il treno da "stazione sconosciuta" a Bergamo infatti, mentre dall' esterno appariva perfettamente normale, all' interno sembrava di esser stati catapultati a fine Ottocento: sorvoliamo sull' assenza dell' aria condizionata(avevamo notato che anche i treni moderni ne erano sprovvisti...), i sedili praticamente di legno e l' atmosfera giallognola tipica delle lampade antiche... bhè, non era esattamente viaggiare con un jet privato...
L' importante è che alla fine siamo arrivate sane (ma siamo mai state sane?) e salve(più o meno) a casa...
Ti ricordi la battaglia degli evidenziatori? (ancora retorico ma...) Un intermensa, una delle tante in 3° media, io e te abbiamo affrontato un epico scontro con il Licio e il Giò a suon di inchiostri colorati. In classe avevamo usato i banchi come trincee e nei bagni(uniche zone neutrali) le porte come diario di guerra. Ricordo ancora che ero stata io ad iniziare, per sbaglio avevo colorato il Licio con un evidenziatore che perdeva inchiostro e lui si era vendicato. Le mie proteste ti avevano fatto accorrere in mio soccorso e quelle del Licio avevano richiamato il Giò... Ricordo molto bene anche la faccia della prof di Ed. Fisica vedendoci arrivare alla lezione completamente arcobaleno...
Ti ricordi quando volevamo andare a Modena per vedere il concerto dei Tokio Hotel, ma io ero in puglia? Tu avevi fatto non so cosa per avere dei biglietti(che eri anche riuscita a trovare...) e io per convicere mia mamma a lasciar andare una ragazzina di 13 anni in treno da sola, dal Gargano a Bergamo; poi da lì la Gilda ci avrebbe accompagnato in Emilia Romagna per goderci 2 ore di musica prima di fare marcia indietro e tornare a casa... Ovviamente mia mamma non ha ceduto quindi abbiamo rinunciato al concerto. Ma ricordo che nei giorni della discussione con lei ("Lasciami andare!!!" "NO!!! Tu sei pazza!!!") avevo fatto un sogno su di loro che poi ti avevo anche raccontato. Un sogno assurdo su noi che andavamo a trovare la Claudia, poi arrivavamo da mia zia e loro erano lì e ci salutravano solo che subito dopo sparivano e noi andavamo a cercarli nel bar(quello tutto bianco) che c'è in centro e loro erano seduti a mangiare, ma che il bar era diventato tutto nero e viola e noi non potevamo raggiungerli perchè loro non ci dovevano vedre... Un sogno assurdo insomma...
Ti ricordi quando mi hai scritto sul "Libro Bianco", come se fosse una pagina di diario, "First Day in a New School"? Avevi descritto passo per passo quello che avevi fatto e provato il primo giorno di scuola al Caniana, giorno in cui io non c'ero perchè ero ancora costretta al Sarpi a causa della cocciutaggine dei miei genitori... Era il periodo nel quale ci parlavamo poco o niente, il periodo peggiore degli anni più traumatici della nostra vita(Anni che, tra parentesi, non sono ancora finiti). Io stavo malissimo, mi sentivo divisa in due, come se una parte di me precipitasse continuamente a rallentatore in un burrone senza fondo, e l' altra la stesse guardando senza fare niente, triste ma impotente... Tu stavi male anche fisicamente, come ora...
E questo ci riporta al presente, a ora... Se stai male e hai voglia di parlarmene faccia a faccia invece che scrivere davanti al freddo schermo di un computer, chiamami e in non più di mezz' ora sono da te, chissenefrega se tua mamma non vuole, i cani abbaiano o mi attaccherai la peste bubbonica, io arriverò! Perchè tu sei parte della mia anima e del mio cuore, perchè tu sei la mia coscenza, la mia famiglia, tu sei la mia gemella e io ci sono e ci sarò sempre per te! Non permettiamo che gli eventi ci separino, anche se per poco tempo, come abbiamo lasciato che succedesse due anni fa! Reagiamo, se tu non ne hai la forza, l' avrò io per entrambe! Io ci sono. Se tu vorrai. Sarò al tuo fianco...

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Quale canzon poteva essere più appropriata?
Nessuno sa come ti senti, non c'è nessuno lì che vorresti vedere, il giorno è stato buio e pieno di dolore. Scrivi "aiuto" col tuo stesso sangue perchè la speranza è tutto ciò che hai, spalanchi gli occhi ma niente è cambiato. Non voglio causarti dei problemi, non voglio restare troppo a lungo, sono venuto qui per dirti di voltarti, sono qui, se vuoi, sono io; vedrai non importa se lontano o vicino, io posso stringerti quando tu mi raggiungi. La tua vita non ha senso, il tuo diario è pieno di spazzatura, è così difficile tirare avanti a mani vuote, stai cercando l'arcobaleno ma è morto non tanto tempo fa, ha provato a splendere solo per te fino alla fine. Non voglio causarti dei problemi, non voglio restare troppo a lungo, sono venuto qui per dirti di voltarti, sono qui, se vuoi, sono io; vedrai non importa se lontano o vicino, io posso stringerti quando tu mi raggiungi. Se il mondo ti confonde e ti sembra di perdere i tuoi sensi, se la tempesta non vuole diffondersi e tu non sai proprio cosa fare guardati intorno, io sono qui, non importa se lontano o vicino, io sono al tuo fianco, solo per un pò, sono qui, sono qui, se vuoi; sono qui, non importa se lontano o vicino; sono qui, se vuoi mi vedrai; sono qui, io posso stringerti quando tu mi raggiungi; sono qui, al tuo fianco, non importa se lontano o vicino sono al tuo fianco, solo per un pò ce la faremo, se ci proviamo

P.S. Tornando l' egoista narcisista che sono... Mi sa che anch' io ci so fare con le parole... E l' ultima frase? Una poetessa:)

Ti voglio bene, davvero
Corby

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